Insieme alle prime belle giornate di primavera, puntuale come sempre arriva Taste. Quest’anno siamo arrivati all’edizione n.9, la location è sempre la stessa ed il pubblico è in continua ascesa (15.000 presenze). In tre giorni Firenze, si è popolata di foodie e buyer da tutte le parti del mondo ed ha ospitato una serie di eventi per FuoridiTaste che hanno portato una ventata di interessanti novità. I 600 giornalisti italiani e stranieri che sono venuti a scoprire le eccellenze gastronomiche hanno vissuto ed apprezzato la città, e questo è secondo me uno degli aspetti più valorizzanti della manifestazione. Quando si muove l’organizzazione di Pitti Immagine, Firenze veste un abito diverso, che ci piace molto e che vorremmo potesse mantenere sempre.
Ecco cosa mi è piaciuto di più di questa nona edizione di Taste.
Iniziamo dall’accoglienza: we are what we cook, Food is culture. Come non essere d’accordo: oltre all’installazione di per sé molto bella, il concetto che esprime ci trova assolutamente concordi. Il cibo rappresenta una vera e propria rappresentazione di sé: quello che cuciniamo, quello che offriamo ai nostri ospiti, quello che cerchiamo quando andiamo a cena in un certo ristorante rappresenta noi stessi, la nostra storia, la nostra personalità. È bene ricordarlo perché il cibo di qualità cerca le persone che valgono e che lo sanno apprezzare.
We are…chocolate
Da qualche tempo sono veramente “drogata” di cioccolato…quindi a Taste ho trovato pane per i miei denti! Oltre al maestro Gobino, per cui non occorre aggiungere spiegazioni, hanno attirato la mia attenzione le confezioni di Cioccolato La Perla da Torino, eleganti e sobrie.
Sono sempre un gradito incontro la Torta Barozzi da Vignola (che quest’anno presenta la confezione vintage per l’anniversario dell’Azienda) e la Torta Martarè, della bottega fiorentina Villa Marta.
Citazione a parte per la Torta Pistocchi, la cui fama precede qualsiasi foto! Tra le novità, invece, sono state due gradite scoperte i croccantini Autore, con delle confezioni davvero carine, ed il Tarocco fondente B.Lagne al caffè e nocciole.
We are what we…read
Nell’angolo dei foodbooks, è sempre piacevole perdersi tra le belle edizioni di Guido Tommasi Editore, che tra l’altro esponeva tra bicchieri e forchette, anche il libro di Irene. Molto bella anche la libreria Giunti, che ha sfruttato l’occasione per presentare il nuovo portale sul cibo piattoforte.it, con un dibattito animato da Paolini e Romanelli.
Food is…cheese
Sono il mio punto debole (dopo il cioccolato) a cui proprio non posso resistere: i formaggi. Al Taste, come sempre, è accurata la selezione di caseifici che hanno prodotti particolari. Gioca in casa Il Palagiacco, azienda agricola del Mugello, i cui prodotti, per nostra fortuna, sono facilmente acquistabili in zona.
Molto particolari sia alla vista che all’assaggio i formaggi degli emiliani Romanae Terrae, mentre il Castelmagno di LaMeiro è già bello solo a vedersi nella sua rusticità. Molto particolari anche i formaggi piemontesi de La Casera.
Food is…pasta
Tra i vari pastifici, ritroviamo delle vecchie conoscenze: la Campofilone, con le sue paste all’uovo e la novità della pasta all’uovo di quaglia, e la famiglia Zampino del Pastificio Gentile di Gragnano, che quest’anno ha presentato il riso di grano, il primo formato di pasta per la preparazione dei risotti. Sapete come adoro il riso….non vedo l’ora di provarla!
Tra le altri novità, il Pastificio Verrigni ha presentato il formato “le virtù”, una tipologia di pasta di taglio misto, tipico della cucina povera termana; mentre dall’Emilia Romagna, l’azienda Italiqa ha ideato i tortellini ed il brodo di cappone prét à mager, che si ordina via web e si riceve comodamente a casa…lo proveremo presto.
Food is….innovation and tradition
Poi, ci sono gli espositori “amici” con cui si scambiano sempre volentieri quattro chiacchere, come con Caterina dell’Antica Macelleria Falorni, una delle aziende che hanno animato il FuoridiTaste con un evento molto particolare, il sushibox, ovvero un sushi fatto con i loro pregiati salumi.
Oppure, i Pomodori Petrilli, sempre una sicurezza con il loro gusto dolce e autentico, protagonisti delle belle foto dell’album della masseria di famiglia insieme al pastore tedesco che sorveglia che tutto fili liscio.
Tra le novità, invece, Molino Rossetto ha presentato una macina domestica: utilissima non solo per tutti coloro che hanno intolleranze ma anche per per tutti gli altri per risparmiare producendo in casa farine e semole.
Inoltre, ci è piaciuta la colatura di alici dell’azienda Acquapazza di Cetara, il salmone affumicato delle Faroe di Upstream di Collecchio ed i succhi di frutta che sembrano vini di Khol.
Food is…sweet & cookies
Per concludere in dolcezza, qualche chicca scovata passeggiando tra gli stand, come le novità del Biscottificio Mattei di Prato: i cantucci al cioccolato, oltre a quelli classici, ed i nuovi biscotti della salute al Kamut ed integrali.
Ed ancora, i biscotti del Vannini di Calenzano, il panforte di Villa Marta, e le due nuove proposte del Biscottificio del Lagonero, i sablèe mandorle e cacao ed i fagottini all’albicocca.
Infine, l’avevamo già incontrato l’anno scorso, il “pittore” romagnolo di Luvire, che propone ottime marmellate, composte e succhi in confezioni particolari come se fossero pennellate di colore.
E se tutto ciò non fosse già abbastanza, all’uscita c’erano ad accoglierci Grappa e Sigari toscani, con tanto di dimostrazione di come sono realizzati ancora a mano.
Il post è già tremendamente lungo…vi lascio solo immaginare tutto quello che ci poteva essere al FuoridiTaste…come al solito, iniziamo il contro alla rovescia per l’edizione n.10!