Magazine Informazione regionale

Tav, Chiamparino evoca in val di Susa il mago dell’asfalto e del cemento: Renzi!

Creato il 01 agosto 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Il testo è ripreso da nuovaresistenza.org. Il titolo è: “Impossibile trattare con i Notav”. Per fare la Tav hanno distrutto anche delle case senza badare all’amianto. Spendono montagne di soldi e sfidano l’amianto. Il treno c’è già, come da tempo ricorda Ezio Corradi e gli italiani probabilmente sanno. Ci sono le frecce, c’è il famoso tunnel del Frejus. In Francia la Tav ha perso in tribunale e qui l’abbiamo riportato. Invocare l’autoritario Renzi per imporre uno spreco pericoloso per la salute e dannosissimo per i bilanci e il territorio (atti di ingiustizia e “violenza legale” sul territorio e le persone) è un segno di enorme debolezza. Non si dichiarano motivazioni. Ci si appella a allo stregone incantatore della tv. Legambiente sostiene, dov’è realizzabile, il modello tedesco di Tav: più lenta e moderata, affiancata a nuovi treni regionali per passeggeri e altri treni merci. Si può ma non si vuole ragionare. Si vuole imporre.

 

nuovasocieta.it – Torna a parlare dello spinoso tema Tav. Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, dopo aver detto basta «alla retorica del popolo No Tav buono e pacifico», ha ribadito come «le manifestazioni di giorno e le violenze della notte» di chi si oppone all’Alta Velocità in Valsusa «sono purtroppo due facce della stessa medaglia»

«Io sono aperto al dialogo – ha detto – Ma bisogna distinguere tra legittimo dissenso e violenza».

«E’ impossibile qualsiasi dialogo – ha aggiunto – con chi rifiuta a priori ogni possibile confronto».

Poi ha puntato il dito contro chi, all’interno del Partito Democratico, espone idee e posizioni diverse dalla linea ufficiale del partito.

«In Val Susa il Pd non ha una posizione molto chiara. Mi piacerebbe capire, e vorrei capirlo da almeno dieci anni, come la pensano. Perché un conto è dire che la Tav si fa, un altro è mettere la testa sotto la sabbia e lasciare che le posizioni le prendano gli estremisti».

La frecciatina va soprattutto a Sandro Plano, il neo sindaco di Susa, con cui, Sergio Chiamparino, subito dopo le elezioni, aveva avuto un batti becco proprio sulla questione Tav.

Il governatore del Piemonte ha poi invitato il premier Matteo Renzi in Valsusa: «Ho già invitato Renzi. Ora ne presenterò uno formale, naturalmente tenendo conto dei suoi tempi e delle sue priorità. Ma sarebbe un segnale importante, per dire che il collegamento Torino-Lione ha lo stessa importanza per l’economia nazionale che giustamente hanno altre opere come la Brebemi o il Brennero. Inoltre sarebbe anche il segnale per dire che bisogna distinguere tra il legittimo dissenso e la violenza».

Difficile che Renzi si faccia vedere in quel di Torino dopo tutti i pacchi che ha dato, primo tra tutti il vertice europeo dell’11 luglio.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :