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Te lo do io, il sesso debole

Creato il 24 marzo 2011 da Taccodieci @Taccodieci
Prima di lanciarmi in una polemica presentazione di una categoria di uomini tristemente troppo diffusa, vorrei ringraziare con il cuore l'amica Fenice per il fantastico premio assegnato, ma soprattutto per le bellissime parole che ha avuto per il mio blog.
Grazie, grazie infinite per la stima: ti assicuro che è ricambiatissima e che seguo con piacere ciò che scrivi. Come una piccola pausa piacevole nella giornata. Come una chiacchierata con un'amica.
Spero che nessuno si offenda se assegno il premio a tutti coloro che seguono, più o meno assiduamente, le avventure a volte un po' stupide che racconto su queste pagine. Non avete idea, voi, che non siete mai stati così "numerosi" come ora, di quanto mi facciate compagnia. Per cui vi abbraccio di un abbraccio virtuale, ma pur sempre sentito, e mi auguro che continuiate ad essere con me ancora per molto, molto tempo.
Te lo do io, il sesso debole
Esiste una specie di uomo che non sopporto (veramente ce ne sarebbe più di una, ma per stasera ci limitiamo a questa): l'homus gradassus.
Giusto per farvi capire chi sia e quale sia il meccanismo di ragionamento dell'homus gradassus, vi racconterò una storiella tratta dalla vita vissuta.
Nel pomeriggio sono nel bel mezzo del mio tour del Veneto a raccogliere documenti sperduti, ho i minuti contati, quando mi accorgo che non posso girare, per colpa di uno stupido segnale stradale comparso dall'oggi al domani, nella strada dove si trova la mia meta. Dopo un'imprecazione da camionista ed un centinaio di metri, vedo sulla sinistra un piazzale nel quale avevo tutte le intenzioni di girarmi per fare dietro front. Metto la freccia, giro a sinistra e... un taxi gira appena prima di me, il tassista lascia l'auto nel bel mezzo del piazzale (che non è poi così grande da permettermi di girarmi con il taxi in mezzo), scende e si accende una sigaretta.
Lo guardo costernata: la mia auto è mezza dentro e mezza fuori del piazzale, causando fastidi alla circolazione. L'homo gradassus n.1 mi guarda, dall'alto della sua pancia da birre davanti alla tv, e mi fa cenno di no. No cosa??? Gli chiedo sempre con il linguaggio dei gesti. Lui risponde indicando un cartello, che permette l'ingresso nel piazzale solo ai taxi ed ai veicoli autorizzati.
Sto per rispondergli quando un altro taxi mi si piazza dietro ed entra in azione l'homus gradassus n.2. La mia auto è a questo punto incastrata tra due taxi, senza potersi muovere dal piazzale o nel piazzale. Cerco comprensione nel secondo tassista, indicando a gesti che devo solo girarmi ed uscire da lì, ma non ci riesco se lui continua a starmi appiccicato al bagagliaio. Per tutta risposta lui mi fa cenno di no. Ma no cosa, per l'amor del cielo??? 
A quel punto capisco con chi ho a che fare, apro il finestrino e grido "dimmi dove [@##° vuoi che vada! Vorrei solo girarmi ed uscire di qui!". Il tassista fumatore in sovrappeso, alias homus gradassus n.1, mi risponde (e notare che non mi stavo rivolgendo a lui, ma al suo socio) che devo calmarmi e che non è il caso di alzare la voce. Se l'avesse detto in modo pacifico l'avrei capito, giuro. Il fatto, vedete, è che l'ha detto "ridendo". A questo punto mi parte l'embolo.
Scendo dall'auto e inveisco contro il tassista panzone: "mi spieghi a che gioco stai giocando? Ti diverte questa cosa? Ti diverte la donna isterica? Bravo, complimenti! E adesso? Adesso stiamo qiu finchè non mi incazzo così tanto che mi sollevo di peso l'auto e me la sposto, fenomeno?".
A quel punto il tassista panzone, l'homus gradassus n.1, smette di ridere. Già, perchè se bullarsi con una donna sperando che scoppi in lacrime è divertente, essere affrontati da una donna che anzichè scoppiare in lacrime ti affronta incazzata e ti fa fare la figura dello scemo del villaggio deve essere quantomeno imbarazzante.
L'homus gradassus n.1 cerca un argomento con cui replicare, ma non lo trova. Gli viene in aiuto l'homus gradassus n.2, che scende dall'auto e mi chiede se so leggere i cartelli. Ridendo. Lui. Perchè ancora non ha che sono lontana anni luce dallo scoppiare a piangere.
A questo punto il mio obiettivo diventa l'homus gradassus n.2, al quale rispondo che so leggere e che vorrei solo girare l'auto e andarmene. Lui risponde che come me, che cercano di occupare quel piazzale, ce ne sono tanti. Gli chiedo se abbia acquistato il piazzale direttamente dal Comune, perchè in quel caso, invece di un divieto di transito, ci dovrebbe essere un cartello di proprietà privata. L'homus gradassus sorride mentre parla. Le donne isteriche sono divertenti, secondo lui. Gli chiedo quanto ancora abbia intenzione di divertirsi prima che mi girino definitivamente, risalga in auto e gli sposti il taxi a spinta, lasciandolo con un numero di targa in mano e la prospettiva di avere a che fare ancora con me, incazzata più che mai.
Senza dargli il tempo di replicare risalgo in auto, sbatto la porta e lui non sorride più. Penso che creda davvero che sarei capace di spostargli il taxi a spinta, perchè si precipita in auto a dare gas per lasciarmi passare, mentre il socio, l'homus gradassus n.1, a momenti si ustiona con la sigaretta che ha ancora in mano ma che non ha più fumato.
Probabilmente ora staranno ridendo, davanti ad una birra in un bar con gli amici, dell'isterica che li ha aggrediti nel pomeriggio. Probabilmente diranno che avrò avuto il ciclo, giusto per risollevare il proprio livello di autostima. Perchè l'homus gradassus trova divertenti le donne incazzate. L'homus gradassus ha un sacco di tempo libero da investire nel proprio hobby preferito: fare il bullo con quello che considera il sesso debole, fatto di chiffon e tenere crinoline.
Già, perchè una scena pietosa come quella di oggi pomeriggio, se al posto mio ci fosse stato un uomo, non sarebbe mai accaduta. L'homus gradassus avrebbe avuto troppa paura di trovarsi in mezzo ad una rissa, col rischio di avere la peggio.
Beh, è ora di far capire all'homus gradassus che una donna incazzata è tutt'altro che divertente, ma soprattutto è tutt'altro che debole ed indifesa.
La Redazione

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