Mi ricordo l’Obamite, quella strana euforia contagiosa che pervase una buona fetta del mondo durante le ultime elezioni per la Casa Bianca. Mi ricordo del putiferio fuori e dentro la rete, e mi ricordo qui in Italia, schierati manco fosse l’ultimo derby della storia tra Inter e Milan. Mi ricordo della sinistra nostrana, che rebloggava a suo uso gli slogan che venivano dall’altra parte dell’oceano, perché erano giovani, perché la funzionavano e di qua, da questa parte dell’oceano di meglio comunque non si sarebbe potuto fare e idee fresche non ce n’erano. Tanto valeva bonariamente plagiare, continuare ad indossare l’abito a noi più consono, quello della macchietta, del fretellino minore che guarda a quello maggiore e cerca di imitarlo, ma ci riesce solo a metà e maldestramente. Poi mi ricordo che ad un certo punto il fratello maggiore ha vinto e quello minore si è schiantato, come solito, che le impennate in bicicletta son cose che non te le inventi di colpo. Ci vuole coraggio ed esperienza e comunque ognuno ha il suo metodo e non è detto che poi funzioni sempre, nemmeno a lui, al fratello maggiore. Infatti poi noi siamo rimasti a terra a leccarci le ginocchia sbucciate, e stiamo ancora li, a grattarci le crosticine, che poi vengon via e un fiotto di sangue torna a sgorgare fuori, e ci stupiamo: sanguina, che paura! Di la invece, dall’altra parte dell’oceano il fratello maggiore, sulla bici ci sta ancora, ma ora nell’esecuzione dell’impennata qualcosa sta andando storto, e l’equilibrio comincia a mancare, che non è mica facile tenerla ben dritta la bici, e bilanciare la ruota anteriore, che se sbagli è un nulla andare giù. Poi ci sono sti vecchi in mezzo alla strada, quelli che quando tu ti metti li, in mezzo alla via a fare l’impennata, ti piombano davanti e cominciano ad urlarti dietro, come la Polonia con Sgorghiguelo (maschere tradizionali Modenesi, qui i discorsi, o sproloqui satirici del carnevale) : Oh zuvnot sta bein chelem, an! Csa vot saver tè ed la véta, ch’a t’ho tirè via ier la baioca da l’umbreghel? N’e-t menga capî ch’i al fan per la nostra sicuraza.
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