Ma non è sempre facile! Infatti essere parte di un gruppo è favoloso quando tutti i membri (o comunque la maggior parte) lavorano bene insieme… ma se le persone si muovono in direzioni diverse ecco che la migliore delle situazioni può diventare un’esperienza terribile.
Cosa crea un team?
Secondo la definizione di KenBlanchard (uno dei guru indiscussi del management), si ha un team quando “due o più persone lavorano insieme per raggiungere uno scopo comune e sono entrambi responsabili del risultato finale”.
Infatti, senza una direzione sufficientemente precisa, spesso capita che il team si focalizzi su obiettivi “sbagliati”, che utilizzi male (o addirittura sprechi) le risorse che ha a disposizione, che abbia delle “faide” interne che rallentano o addirittura bloccano il processo…
Cosa fare quindi?
Visto che credo tanto nel detto “chi comincia bene è già a metà dell’opera”, uno dei principali strumenti che utilizzo quando lavoro con i gruppi è la cosiddetta “mappa del team”.
Ovviamente l’ideale è che questa mappa sia delineataquando il team viene costruito, in modo tale che ogni membro sia in accordo e allineato fin dall’inizio (banalmente non aspettare che ci siano problemi per accordarti sulle regole).
Ciò che mettiamo nella mappa dipende dal contesto e dal gruppo specifico, anche se si possono delineare alcuni aspetti in comune:
- Scopo (o Mission)
- Valori e Regole
- Obiettivi e Ruoli
- Job description
- Sistemi decisionali e di comunicazione
- Risorse e supporti
Accordarsi ed allinearsi su questi principi direzionali e operativi prima di iniziare un lavoro insieme, aumenta sensibilmente l’efficacia del team e le possibilità di successo… e facilità decisamente il lavoro dei manager!