Magazine Racconti
SEDE: Tempio Oscuro, Mindhole
LEADER: Gran Maestro Z’Tul, Maestro K’Na (sua Voce)
AFFILIAZIONE: Consiglio K’Thor
POSIZIONE POLITICA: Collaborazionisti
SOTTOGRUPPI: Cacciatori, Sacerdoti
ESTRATTO DAGLI ARCHIVI DELLA SCUOLA DELLA TRADIZIONE K’THOR:
Nei suoi scritti lo storico della Tradizione T’Tliv parla della guerra tra le tribù nella vallata delle Lame e di come durante un’eclisse solare totale una delle due fazioni, sfruttando l’oscurità improvvisa, si sia fatta strada nel villaggio avversario, uccidendo i nemici e bruciandone le case con una furia tale da fare ritorno al proprio accampamento prima che passasse l’eclisse, senza lasciare superstiti.Il culto dell’oscurità nacque in una delle tribù che abitavano la vallata delle Lame ai bordi del fiume G’Tiir, in un’epoca imprecisata prima dell’invenzione del volo spaziale. Il culto si espanse velocemente, trovando molti adoratori in quasi tutta la popolazione del pianeta. I suoi sacerdoti prosperarono e fecero costruire templi che inneggiavano alla notte in tutto il pianeta, arrivando persino a minacciare il potere della tribù delle Lame, principale forza della vallata.Con il progredire della tecnologia e dell’allungamento della vita i sacerdoti del culto videro il loro potere appassire, già pochi secoli dopo la prima menzione negli scritti di T’Tliv il culto dell’oscurità era stato ricacciato a poche cattedrali nei centri abitati.Il declino sembrò arrestarsi con la costruzione delle metropoli odierne. I sacerdoti avevano fatto costruire un unico centro di culto a sud della torre principale di Mindhole e in tutte le altre città, arrivando persino a finanziare la costruzione dell’immensa città santuario di Temple. Tale soluzione fu però solo momentanea: la povertà spinse molti sacerdoti ad abbandonare la vita monastica per seguire altre strade. T’Tliv parla di questo esodo come della fondazione dell’attuale scuola degli artigiani, ma le sue dichiarazioni sono in contrasto con i simboli della scuola presenti nei consigli dei villaggi già molto tempo prima.La scissione tra i sacerdoti e gli esuli portò a una spaccatura e all’improvviso impoverimento delle casse dei templi rimasti, ma ad alimentare ancora di più la diaspora ci pensò l’invenzione del teletrasporto (L’Ral).L’immortalità fece dimenticare i precetti del culto per abbracciare la l’ideale di una vita eterna e forte della possibilità di fare qualsiasi cosa, la civiltà di Hoo’Er’O dimenticò il culto per come era nato, relegandolo a semplice contorno nei salotti del potere.Per un’intera generazione i sacerdoti combatterono una lotta disperata per mantenere la propria importanza, ma via via i santuari venivano abbandonati e persino la città di Temple finì per diventare un mucchio di ruderi abbandonati. T’Tliv dichiara che nell’ora più buia dell’ordine monastico fossero rimasti a malapena un milione di credenti, gli stessi che tutti i giorni vivevano nell’ombra dell’ultimo luogo di culto: il Tempio Oscuro di Mindhole.Non è chiaro come avvenne il cambiamento, ma i sacerdoti dell’ormai agonizzante culto oscuro rispolverarono le leggende sulla nascita del loro ordine, diventando abili assassini e mentre in tutta la vallata del G’Tiir le famiglie più importanti dovevano fare i conti con la furia delle nuove generazioni, gli Oscuri divennero una spietata ed efficiente gilda di assassini, famosa in tutto l’impero K’Thor per l’efficienza e la maestria.Forti della capacità di imprimere una traccia psionica sulle loro armi rituali e spinti dai precetti dell’ordine a severi regimi di meditazione, gli Oscuri costruirono lame in grado di entrare in comunione con chi le brandiva, diventando una vera estensione della mente. Le ga’zhy divennero quindi il simbolo di morte per eccellenza e neanche le Lame vedevano di buon occhio l’arrivo di un K’Thor armato con tale strumento.In breve tempo dell’ordine monastico rimase solo il Tempio e qualche precetto, le capacità degli Oscuri eclissarono le tradizioni e le usanze conosciute una volta da tutto il popolo della Mente. In breve tempo la fede dei pochi rimasti divenne zelo nei confronti delle imprese degli Oscuri stessi.T’Tliv prosegue parlando dell’unica famiglia salita al potere nel Tempio come di un gruppo di assassini specializzatisi nell’uccidere i Grandi Maestri. La famiglia Kar, capace di regnare sul Tempio Oscuro incontrastata, resistendo alla nascita dell’impero e al suo declino.I primi componenti della famiglia Kar, come del resto i loro diretti discendenti, erano dediti allo studio delle tenebre come arma. La loro volontà di mantenere un ideale coeso portò alla creazione delle uniformi che tutti conoscono oggi. Il mantello con dispositivo di occultamento integrato, il Kar’aud, comparve per primo, regalando a tutti gli Oscuri la fama di veri e propri fantasmi. In seguito comparvero tutta una serie di oggetti tra cui le cotte di maglia ultraleggere e un’infinita varietà di veleni.Le qualità del Tempio non tardarono a richiamare l’attenzione dei potenti sulla vecchia setta religiosa, ma la loro bravura e la capacità di cambiare le sorti dello scontro erano qualità molto utili per l’esercito dell’impero, tanto che la Mente M’Lnu decise di integrare gli Oscuri nell’esercito regolare, come supporto per le Lame e come intelligence vera e propria. In cambio il Tempio ottenne un seggio nel Consiglio K’Thor e sufficiente potere da divenire una delle scuole più importanti.Fu durante il declino dell’impeto che il Gran Maestro T’Kar decise di suddividere gli Oscuri in due gruppi ben distinti, sia per migliorarne l’efficienza in battaglia, ma soprattutto per renderli più controllabili. Così gli Oscuri che andavano in guerra, i soldati e gli assassini divennero i cacciatori del Tempio, mentre la parte amministrativa della scuola, gli istruttori e persino i resti vestigiali del vecchio ordine monastico divennero i sacerdoti. Con tale conformazione il Tempio guadagnò ancora più prestigio, persino con l’uccisione di T’Kar da parte di un giovane sacerdote di nome F’Na i soldati del Tempio rimasero al fronte come risorsa fondamentale e il cambio di vertice fornì la spinta giusta per far guadagnare alla scuola il potere politico che era sempre mancato all’ordine monastico.F’Na riformò il Tempio, dandogli una struttura più simile a ciò che era stato in passato, i cacciatori divennero così guerrieri dediti alla disciplina e allo sviluppo della simbiosi con le loro armi, mentre i sacerdoti vere e proprie guide spirituali, più vicini agli Adepti della Mente che alle Lame.Tale periodo di prosperità non durò a lungo e con la morte sul campo di battaglia del Gran Maestro F’Na, fu il turno del suo allievo, Z’Tul. La nuova guida non riuscì a portare avanti l’opera del predecessore, ma anzi costrinse il Tempio a lotte politiche sempre più aspre, combattendo nel Consiglio con la stessa furia di come gli Oscuri combattevano sui campi di battaglia.Primo a capire le potenzialità degli esseri umani come Oscuri, Z’Tul ne addestrò personalmente alcuni, fornendo loro la stessa educazione che F’Na aveva dato a lui e schierandosi apertamente contro il volere del Consiglio, tuttavia nel tempo tale pratica non ha portato a risultati sperati, lasciando il Gran Maestro indebolito e provato dalle continue lotte politiche.
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