Ho un affetto particolare per quest'opera per diversi motivi, innanzi tutto è un autentico precursore dei tempi, in quanto l'eroina per la prima volta non è una verginella angelica di imapreggiabili doti caritatevoli, ma una piccola sfacciata, interessata solo a divertirsi e a fare una vita agiata; tormentata da passioni contrastanti, sceglierà sempre la strada che porterà a lei il vantaggio maggiore, infischiandosene di tutti e solo alla fine comprenderà quanto l'amore e gli affetti siano più importanti del possesso, forse troppo tardi, visto che non ci è dato sapere se l'intrigante Rhett e la superba Rossella sarebbero ritornati insieme, a me piace pensare di sì.
Una Scarlett di tutto rispetto, a differenza di questa Rossella
Insomma, come l'ha definito qualcuno, questo è il romanzo di un'anti storia d'amore
Non solo, ma Via col vento è una vicenda raccontata in maniera sublime, che abbraccia un arco di tempo così vasto che i personaggi fanno tempo a crescere, sposarsi e morire.
Inoltre è anche uno spaccato di vita sulla Guerra di Secessione molto istruttivo, raccontato con competenza, ricco di saporiti dettagli storici e particolari di vita quotidiana di quelli che piacciono tanto a noi.
Per questo ho scelto Via col vento e amo il film tanto quanto il libro, anche se, lo confesso, sono due polpettoni disumani.
E per rendere omaggio ad una delle mie prose preferite, ho preso in mano il libro, che ormai è tanto consumato che anche aprendolo a caso ritorna sempre alla prima pagina. Il ragazzo ha imparato che non ci sarebbe gusto a cominciare dalla metà.
Ecco quindi, cari lettori, uno degli ìncipit più belli della storia, la presentazione di un'eroina che già dalla prima pagina diventa insopportabile ^__^
Titolo: Via col vento
Titolo originale: Gone with the wind
Autore: Margaret Mitchell
Editore: Mondadori
Pagina della citazione: 1
Scheda su Anobii: http://www.anobii.com/books/Via_col_vento/0192063f8a5113eae7/
Rossella O'Hara non era una bellezza; ma raramente gli uomini se ne accorgevano, quando, come i gemelli Tarleton, subivano il suo fascino. Nel suo volto si fondevano in modo troppo evidente i lineamenti delicati della madre - un'aristocratica della Costa, oriunda francese - con quelli rudi del padre, un florido irlandese. Ma era un viso che, col suo mento aguzzo e le mascelle quadrate, non passava inosservato. Gli occhi verde chiaro, senza sfumature nocciola, ombreggiati da ciglia nere e folte, avevano gli angoli volti leggermente all'insù'. Le sopracciglia nere e folte piegavano anch'esse verso l'alto, tracciando una strana linea obliqua sulla sua candida pelle di magnolia -quella pelle così apprezzata dalle donne del Mezzogiorno, che la riparano con infinita cura dai raggi ardenti del sole della Georgia mediante cuffie, veli e mezzi guanti.
Cari lettori,
buona lettura
Mauser