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Teatro i Milano: UN SOGNO, di Maddalena Mazzocut-Mis, recensione di Luca Pietro Nicoletti

Creato il 18 maggio 2013 da Milanoartexpo @MilanoArteExpo
Teatro i Milano - UN SOGNO, di Maddalena Mazzocut-Mis

Teatro i Milano – UN SOGNO, di Maddalena Mazzocut-Mis

Teatro i Milano: UN SOGNO (A MIDSUMMER NIGHT’S DREAM) drammaturgia Maddalena Mazzocut-Mis,  regia Paolo Bignamini – Recensione di Luca Pietro Nicoletti per Milano Arte ExpoFino al 21 maggio è in scena al Teatro I (via Gaudenzio Ferrari, 11 – vedi MAPPA), Un sogno, libera  riscrittura del Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare con la drammaturgia di Maddalena Mazzocut-Mis e la regia di Paolo Bignamini. Lo spettacolo cade in un anno intenso della scrittura teatrale della Mazzocut-Mis, docente di estetica ed estetica dello spettacolo presso l’Università degli Studi di Milano, di cui quest’anno sono andati in scena Milena alla Sala Fontana e Teodora al Teatro Oscar. Quest’ultimo, come Un sogno, vedeva in scena l’istrionica interpretazione di Paola Vincenzi e la regia di Bignamini, con cui si è consolidata una proficua collaborazione, che aveva già visto in scena, lo scorso anno, con E- relazioni/mail pericolose, sempre al Teatro Oscar di Milano. >

Lungo tutti questi spettacoli, in particolare quelli per Bignamini e Vincenzi, Maddalena Mazzocut-Mis ha portato avanti un discorso di riscrittura di testi della letteratura teatrale, con una particolare attenzione all’Ottocento francese (Sardou prima e, prossimamente, Victor Hugo), andando a contaminare i propri interessi di ricerca scientifica sul kitsch, il grottesco e il melodrammatico con la pratica creativa: misurandosi con i testi e riadattandoli a una sensibilità moderna, infatti, mette in luce temi attuali e cogenti all’interno di trame altrimenti lontane dalla sensibilità contemporanea. Il tema dell’orrore aveva accompagnato i suoi primi spettacoli, a partire dal fortunato Cardo Rosso, che prendeva spunto dai tragici avvenimenti del Teatro Dubrovka di Mosca nell’ottobre 2002,  prodotto qualche anno fa dal Festival di Ravenna, non senza una nota volutamente melodrammatica e patetica.

Tornando dalla cronaca al teatro e alla sua storia, le eroine tragiche della Russia contemporanea facevano emergere l’attualità di una figura sanguinaria come l’imperatrice bizantina moglie di Giustiniano: la sua è una Teodora pienamente moderna, che si muove in un contesto moderno: i suoi generali torturati potevano tranquillamente saltare fuori da certo cinema di guerra, potevano essere scene di interrogatori moderni, con la stessa crudeltà di quelli rievocati nel Cardo rosso: una rivisitazione dell’antico, insomma, che si è spogliata di quelle “ossessioni bizantine” dannunziane, e che non si è trasformata in un peplum.

Diverso è invece rileggere un grande classico come Shakespeare, oltretutto con un testo difficile e dalla trama intricatissima come il Sogno di una notte di mezza estate. Bisogna però domandarsi: prima di tutto, perché rivisitare Shakespeare? Non basta già l’originale? Cosa gli si può far dire di diverso in un libero adattamento? Quali contenuti nuovi quella trama può contenere, magari forzando in modo salutare la storia inventata dal grande bardo?

È un compito non facile, perché è difficile trattenersi dalla tentazione di un confronto con l’originale da cui si è tratta ispirazione. Il pregio delle riscritture teatrali della Mazzocut-Mis, invece, è proprio quello di diventare spettacoli autonomi, pienamente godibili anche senza una precisa conoscenza delle fonti originarie, e leggibili nelle loro componenti essenziali. In questo spettacolo, forse il più “audace” fra i suoi recenti, i temi portanti della sua poetica (il senso del limite, la società dell’apparire, il corpo sensibile soggetto a manipolazioni per apparire diverso da sé, il kitsch), sono inseriti in una cornice puramente meta-teatrale. Mazapegul, rivisitazione dialettale di Puck (Paola Vincenzi), diventa capocomico nella messa in scena del Sogno, dirigendo due giovani attori (Manuele Colamedici e Federica D’Angelo) a cui è affidata l’interpretazione di tutti i personaggi della commedia shakespeariana: un “teatro nel teatro” surreale, che mette in scena la macchina stessa del teatro e, al tempo stesso, il tema dell’amore nella sua drammatica carnalità. La dimensione onirica e fiabesca di Shakespeare, qui, lascia spazio a

Si sarebbe tentati di pensare a Giovanni Testori e al suo teatro degli Scarrozzanti, come se Amleto, Cleopatra e la Vergine Maria fossero piombati fra Piemonte e Lombardia, nei luoghi e nella lingua cari allo scrittore di Novate.

La dimensione onirica e fiabesca della commedia shakespeariana, qui, ha lasciato spazio a una concretezza più cruda: in una scenografia minimale, da messa in scena con pochi mezzi, la storia d’amore di Ermia e Lisandro diventa un racconto da soap-opera. Giocando coscientemente e con ironia sui registri linguistici e di rappresentazione, Maddalena Mazzocut-Mis mette in evidenza, ancora una volta, le dinamiche della lingua e della sua incarnazione in parola e in azione, riflettendo con consapevole distacco, e con divertimento, sulle emozioni e sulle loro declinazioni.

Luca Pietro Nicoletti

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Teatri Milano, dal 16-21 maggio 2013 al 

Teatro I 

Un sogno  A Midsummer Night’s Dream

da William Shakespeare

drammaturgia di Maddalena Mazzocut-Mis

Milano Teatro i
con Manuele Colamedici, Federica D’Angelo, Paola Vincenzi

scene e aiuto regia Francesca Barattini

assistente Shantala Faccinetto foto Stefania Ciocca

grafica Daniela Ferrario organizzazione Carlo Grassi

regia di Paolo Bignamini

progetto realizzato con la collaborazione di Michele Bertolini, Pietro Conte, Claudio Rozzoni, Sara Sivelli

Teatro I (via Gaudenzio Ferrari, 11 – Milano) - http://www.teatroi.org/

Teatro i Milano

Teatro i Milano

Teatro i di Milano: compagnia di produzione fondata da Renzo Martinelli, regista, e Federica Fracassi, attrice premio della critica per l’anno 2011, premio duse e premio ubu, privilegia un’autonoma costruzione scenica, un linguaggio portante vicino all’arte e alla scultura in costante dialogo con una drammaturgia della contemporaneità. La compagnia, nata nel 1995 come Teatro Aperto, gestisce il teatro dal 2004.Dal 2005 Francesca Garolla collabora stabilmente con il Teatro i come giovane regista in residenza ed è parte della direzione artistica.
Dal 2008 Teatro i è inserito nel sistema di convenzioni del Comune di Milano.

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MAE Milano Arte Expo [email protected] ringrazia Luca Pietro Nicoletti per la recensione sullo spettacolo UN SOGNO (A MIDSUMMER NIGHT’S DREAM) per la drammaturgia di Maddalena Mazzocut-Mis e la regia di Paolo Bignamini al Teatro i.

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