Il Teatro San Carlo spende due milioni l’anno per pagare pensioni integrative ai suoi 320 ex dipendenti, ecco perchè le sue casse risentono della grave crisi di liquidità.
L’accordo di queste pensioni, che toccano anche a figli minori, disabili o coniugi a carico, risale al 1974. La sovrintendente Rosanna Purchia, chiede che queste ultime vengano ridotte per il bene del Teatro: “Nelle linee guida del piano per accedere ai fondi della legge Valore Cultura avevamo predisposto un progetto per eliminarle, ma è tutto saltato.”
Dopo che il Cda non ha aderito al Decreto Valore Cultura, anche l’incontro tra il sindaco De Magistris e il governatore Caldoro, è finito senza dare alcun risultato.