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Teatro Valle di Roma, occupato. Domani la conferenza stampa

Creato il 04 luglio 2011 da Ilbicchierediverso

 

Teatro Valle di Roma, occupato. Domani la conferenza stampa
Un luogo nevralgico per la cultura italiana e capitolina. Il Teatro Valle.

Ma chi sono? Perché lo fanno? La risposta nel loro “manifesto” che riportiamo dal sito.

Vi invitiamo a partecipare alla conferenza stampa di domani.

Buona scelta

IBD

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Il 14 giugno 2011 è stato occupato il Teatro Valle di Roma

Gli occupanti del Teatro Valle di Roma sono le Lavoratrici e i Lavoratori dello Spettacolo, cinema/teatro/danza, artisti/tecnici/operatori, stabili, precari e intermittenti che da dicembre portano avanti lotte in modo diretto ed autorganizzato contro i ripetuti attacchi al mondo dell’arte e del sapere, contro i tagli alla cultura e per i nostri diritti!

Lavori in corso al Teatro Valle Occupato: gli occupanti non vogliono decidere della gestione del Teatro Valle di Roma ma stanno elaborando proposte su come immaginano nuovi sistemi di gestione del teatro pubblico e in generale ripensare dal basso nuovi modelli di politiche culturali in Italia, perchè i referenti politici di destra e di sinistra hanno perso ogni tipo di legittimità come interlocutori.

Quello da cui si vuole partire è proprio il senso di disagio crescente e diffuso di chi lavora e vive dentro il teatro – in particolare la percezione di una generazione di giovani artisti e lavoratori di essere esclusi dai luoghi e dalle dinamiche in cui si decide e si progetta la politica culturale, la percezione di una generazione di pagare in termini di sopravvivenza la necessità artistica, etica e civile del proprio lavoro.

TEATRO VALLE OCCUPATO PERCHE’

* Perché il Teatro Valle, luogo di importanza storica per la città di Roma e per tutto il Paese, sta rischiando, a seguito della soppressione dell’Ente Teatrale Italiano deciso dall’ultima finanziaria, di venire affidato a privati che ne tradiscano l’identità di spazio dedicato alla scena contemporanea con respiro internazionale.

* Perché l’assessore Gasperini ci ha voluto rassicurare rispondendo che il teatro Valle passerà transitoriamente alla gestione di Roma Capitale in attesa di un bando pubblico. Questa risposta per noi non è sufficiente: non è stato presentato nessun progetto artistico, né ci risultano garanzie sulla copertura economica. Vorremmo inoltre conoscere i criteri di selezione del bando e i principi etici che lo ispirano.

* Perché il Teatro Valle è emblematico dello stato dell’arte in Italia. È l’ennesimo bene pubblico dismesso senza un progetto trasparente e partecipato e gestito secondo logiche privatistiche.

* Perché la questione del Valle non è l’unico motivo per cui siamo qui. Il sistema culturale italiano è in uno stato di continua emergenza, gravato dai continui tagli non solo alla cultura, ma alla scuola, all’università e alla ricerca e dall’assenza di un progetto politico che miri ad impegnarsi nell’attuazione di riforme che portino a soluzioni efficaci e definitive.

* Teatri, cinema, musei, produzioni rischiano ogni giorno la chiusura. Il pensiero libero e indipendente è a rischio e quindi sono a rischio le fondamenta di una società che possa dirsi civile.

* Perché le lavoratrici e i lavoratori del mondo dello spettacolo e dell’arte non hanno garanzie sui propri diritti. Non esiste alcun sistema di welfare che tuteli i tempi di non lavoro, i tempi della ricerca, della creazione, della formazione permanente. I tempi della lentezza e dell’errore.

* Perché il nostro lavoro creativo ed immateriale produce ricchezza materiale e questa ricchezza non viene redistribuita né in termini di finanziamento né in termini di reddito. Ed è il diritto al reddito garantito che ci salva dal ricatto e tutela l’autonomia artistica e intellettuale.

* Perché come artisti, operatori della cultura, maestranze, lavoratori e lavoratrici dello spettacolo e della cultura auto-organizzati non ci sentiamo più rappresentati da nessuno. Vogliamo essere protagonisti del nostro presente e costruire il futuro che desideriamo.

* Perché la filosofia del male minore non ci basta più. Invochiamo una rivolta culturale, …e che sia contagiosa

Martedì 5 luglio 2011

Ore 12:00

Teatro Valle

via del Teatro Valle, 23 Roma

CONFERENZA STAMPA

Gli occupanti presentano

una proposta per la gestione pubblica del Teatro Valle

www.teatrovalleoccupato.it

 


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