Il CEO di Technorati Richard Jalichandra ha svelato il report State of The Blogosphere 2010, l’indagine annuale – la prima edizione risale al 2004 – sulla crescita e sui trend della blogosfera mondiale realizzata da Penn Schoen Berland dal 21 settembre all’8 ottobre scorsi su un campione di 7.200 blogger da tutto il globo (margine d’errore stimato +/- 1.2%).
Data la vastità degli argomenti trattati dalla ricerca (dalle questioni anagrafiche a quelle relative ai motivi del blogging, dalle fonti di finanziamento allo sfruttamento dei social media, da come le differenze di genere influenzino ciò che viene pubblicato alla relazione con i brand, dal rapporto con i media tradizionali alla crescita vertiginosa del settore mobile) è forse opportuno presentare man mano i risultati senza ammassare tutti i dati in un singolo post.
Chi sono i blogger?
L’indagine di Technorati individua 4 categorie di blogger.
Blogger per hobby – sono il 65% della blogosfera, dunque rappresentano l’asse portante della pubblicazione di contenuti in rete. Secondo la ricerca le loro caratteristiche sono direttamente riconducibili alla loro denominazione: scrivono per diletto, che in 3 casi su 4 è anche il metro di misurazione del proprio successo, e non percepiscono grandi introiti per la loro attività, nella metà dei casi focalizzata sull’espressione del personale pensiero su un determinato argomento (o una limitata lista di essi).
Blogger part-time – sono il 13% della blogosfera. Il blog non è un lavoro a tempo pieno, ma occupa comunque una parte significativa del tempo libero. Il 61% degli appartenenti a questa categoria si dedica al proprio blog almeno 3 ore a settimana, uno su tre aggiorna il proprio spazio web almeno una volta al giorno. Sei su dieci (63%) basano la sensazione di successo sul numero di visitatori unici, anche se oltre la metà (il 56%) inserisce a bilancio anche la soddisfazione personale.
Corporate blogger – sono la categoria meno rappresentata in assoluto, incidendo solo per l’1% nella composizione della blogosfera mondiale. L’attività di blogging, però, non sempre è full-time (questo avviene solo in un caso su quattro, nel 24% del sottocampione di appartenenti a questo raggruppamento) ma comunque contribuisce a diffondere il punto di vista di un’azienda o un’organizzazione. il 57% dei corporate blogger si occupano di condividere la loro professionalità ed esperienza con gli altri lettori, mentre il 39% si aspetta di essere pubblicato o almeno ripreso dai media tradizionali, ambienti nei quali spesso hanno lavorato in precedenza.
Self-Employed blogger – dopo chi si dichiara blogger per hobby questa è la categoria più rappresentativa, dato che si stima appartenga ad essa il 21% della blogosfera. La caratteristica di questi blogger è quella di scrivere full-time od occasionalmente per la loro azienda/organizzazione: il 57% di questi ne sono i proprietari e tengono un blog di argomento correlato al proprio business, per un altro 19% invece il proprio blog è il proprio business.