Come ogni casa nasce dalle fondamenta anche le arti marziali, ed in questo caso il Karate, si apprendono iniziando dalle posizioni di base del corpo.
Il Tachi Waza (立ち技 Tecniche di Posizioni) è quel ramo della filosofia marziale in cui si studia il posizionamento degli atri rispetto al busto. Il Karate, come ogni altra arte marziale discendente dal Bushido, si basa sull’uso consapevole e controllato del proprio KI (energia interiore) e di quello dell’avversario. Come non si può costruire un ponte di ferro su pilastri di carta non si possono nemmeno apprendere le tecniche marziali senza prima apprendere le basi con cui sostenerle, tutto deve essere costruito su una base stabile e strutturalmente più forte di quello che deve realmente sorreggere.
Piedi, gambe e braccia devono apprendere come posizionarsi e come interagire con il resto del corpo in modo da ottimizzare ogni movimento. Il corpo umano è formato da circa 347 muscoli volontari ( NDR: da “Trattato di Anatomia Umana” – Quarta Edizione) e bisogna imparare ad utilizzarli tutti per poter ottenere il livello di perfezione necessaria a trasformare una “posizione” del corpo in una “tecnica”.
Seguire la via del miglioramento continuo (DO) significa imparare che il karate non è solo uno sport ma una disciplina atta ad apprendere come edificare il proprio corpo per uniformarlo al KI e renderlo un mezzo per veicolarlo. Un karateka all’apice della forma, e capace di sfruttare contemporaneamente l’energia di tutto i suoi muscoli, può superare limiti fisici impossibili da raggiungere per altri sport.
Per fare un esempio semplice da capire basta pensare ad un triangolo (o una piramide) che si appoggia su una base enorme per concentrare tutte le sue forze in un unico e piccolissimo apice. Il Tachi Waza è il piano su cui si appoggia il nostro triangolo, il punto di stabilità necessario a mantenere in piedi tutti gli sforzi di una vita ma che preso singolarmente perderebbe gran parte del suo significato. Non serve a nulla imparare il karate senza conoscere le tecniche di base, come non servirebbe a nulla apprendere il Tachi Waza senza proseguire con l’apprendimento. Questo perché un karateka può combattere contro qualunque avversario ma non contro l’intangibile energia che ha dentro e che deve imparare a convogliare nel momento del bisogno.
Utilizzando l’immagine guida si possono vedere le sei tecniche di posizione più comuni e spesso utilizzate per insegnare i fondamenti:
Heisoku dashi (閉足立ち) è formata con i piedi e le gambe rimangono parallele e unite. Apparentemente semplice, la posizione permette al combattente di prendere senso più preciso della linea centrale del corpo, permettendo di percepire il campo di copertura delle tecniche di attacco e difesa.
Hachiji dashi (八字立ち) si forma in una posizione molto naturale, con la distanza gambe dritte e parallele delle spalle e piedi aperto a circa 45 gradi. La postura è molto naturale e, seppur simile a quella dell’Heisoku dashi, ha un atteggiamento più forte e consapevole.
Kiba Dashi (騎馬立) o anche detta posizione del cavaliere viene eseguita con i piedi paralleli ed è una classica posizione di equilibrio frontale con il punto d’equilibrio al centro dell’asse corporeo.
Zekutsu Dashi (前屈立) si forma sostenendo tutto il peso sulla gamba anteriore, piegata a 90° rispetto al piede ed è una tipica posizione d’attacco. Espone solo una porzione di busto e permette di sviluppare un’ottima velocità di esecuzione dei pugni.
Kokutsu Dashi (後屈立) è più o meno l’opposto della tecnica precedente ed ha un atteggiamento prevalentemente difensivista.
Nekoashi Dashi (猫足立) è fatta posizionando i piedi con un angolo di 90°. La distanza tra i piedi è data larghezza delle spalle, lasciando il piede anteriore puntato in avanti in modo da poterlo ritrarre in caso di necessità.
Sochin Dashi (壯鎭立) apparentemente simile a Kiba Dashi ma con le gambe piegate verso l’interno per garantire una maggiore copertura dell’addome.
Sanchin dashi (三戦立ち) La stabilità della posizione viene dalla conformazione dei piedi, che fornisce la forza sia nella direzione sinistra-destra e di avanti-indietro, e quindi lascia il combattente in una posizione comoda per la rotazione della vita e l’applicazione di colpi di gambe e mani. Le gambe sono piegate verso l’interno per una maggiore protezione del ventre e inguine.
Hangetsu Dashi (半月立) è la naturale evoluzione della tecnica precedente. Conserva i benefici sopra descritti ma permette una maggiore mobilità e velocità negli spostamenti.
Queste sono le basi del karate, le prime cose che vengono normalmente insegnate e che sostengono tutto quello che ogni karateka imparerà nel corso degli anni.