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TECNO NEWS - URUBU: l'ufficio reclami diventa Social Network

Da Calcisulcalcio
TECNO NEWS - URUBU: l'ufficio reclami diventa Social Network
E' da pochi giorni sulla rete, il Social Network che punta a coinvolgere pubblica amministrazione e privati, proponendosi come: “il più grande ufficio reclami d'Italia”.
Creato da 5 giovani italiani under 25, il più grande ha 23 anni e il più piccolo 17, con un investimento di 500 euro ci permette di denunciare ingiustizie, disservizi, soprusi, mal-comportamenti. Che possiamo condividere in forma completamente anonima, oppure divulgarli su altri network come facebook, google+ e twitter.
"Denunciare un problema è il primo passo per vederlo risolto", dicono gli autori.
E "oggi non ci sono più scuse, Uribu è uno strumento di cambiamento", aggiungono.
"Non ci aspettavamo tutte queste visite", spiega a Sky.it Andrea, uno dei fondatori: abbiamo avuto decine di migliaia di utenti unici con un picco di 600 visite in contemporanea. Adesso stiamo provvedendo a rafforzarci. Al momento non abbiamo pubblicità, probabilmente aggiungeremo un pulsante per ricevere donazioni spontanee".
Il suo funzionamento è semplicissimo! Completamente gratuito, non è necessaria la registrazione (anche se, senza di essa, non si avrà accesso a tutte le funzioni del sito). Una volta effettuato l'accesso, per realizzare una segnalazione, basterà scegliere una delle 19 categorie dal menu apposito, compilare un form specifico alla denuncia, che potrà poi essere integrata con un testo, una mappa o dei tag, immagini (con un sistema di privacy che in automatico oscura i volti delle persone immortalate) e video.
Una volta pubblicata la denuncia potrà essere votata dagli altri utenti, con un certo numero di giudizi negativi viene automaticamente rimossa perché considerata poco credibile.
Ecco come spiega la moderazione in URUBU, uno dei 5 giovani creatori: "Uribu sarà moderato dalla stessa community, l'utente registrato avrà anche la piccola responsabilità di poter segnalare i contenuti ritenuti fuori luogo. Ed avrà priorità sulla moderazione rispetto ad un utente non registrato".
Ecco cosa si legge in un comunicato, rilasciato alla creazione di URIBU:
Se i visitatori ed utenti apprezzeranno il nostro progetto continueremo senza esitare. Senza i nostri utenti e il loro supporto noi potremmo mai proseguire questa avventura.
In un futuro non molto lontano rilasceremo l’applicazione per smartphone. Aggiungeremo nuove funzioni al progetto e proveremo ad ampliare il progetto non solo ad un contesto italiano, cercando di diventare un punto di riferimento per le vittime di piccole ingiustizie anche in paesi diverso dal nostro.
Per questo rinnoviamo l’invito all’amministrazione pubblica, alle grandi aziende ed alle testate giornalistiche di aderire e dare voce il più possibile al nostro progetto. Tutti insieme si può migliorare!!
di Sandro Spigarelli

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