Sul tram osservo spesso le persone. Avevo già scritto come i ragazzi siano quasi sempre attaccati al cellulare, più che altro per chattare su whattsapp o collegarsi a Facebook, oppure giocare con le varie applicazioni scaricate.
Ma quelli che mi fanno più tenerezza sono gli anziani.
Per lo più si dividono in due categorie : quelli con i telefonini di primissima generazione – schermo piccolissimo e monocromatico e tastiera tipo T9 – che usano il cellulare per lo scopo per il quale è stato creato, ossia telefonare.
Solo che quando comunicano con qualcuno è difficile non ascoltare la conversazione perché quasi tutti parlano a voce altissima. (“Sai, ho appena incontrato il Franco… poverino, quanti problemi. È appena uscito dall’ospedale, ha il colesterolo alle stelle, problemi alla prostata… – e via per un bel po’ di tempo col racconto delle disgrazie del povero Franco… -Ti racconto tutto dopo”. Ma cosa racconti “dopo”, quando ormai tutti i passeggeri conoscono “il” Franco quasi fosse un parente :-) ).
L’altra categoria è già più “tecnologica”: ha lo smartphone con lo schermo touchscreen e se ne serve anche per consultare internet o per inviare messaggi. Li vedi allora inforcare gli occhialetti o allontanare lo schermo il più possibile per via della presbiopia, e poi digitare lentamente le parole, lettera per lettera, sbuffando ed incavolandosi con il correttore automatico.
Ma oggi la signora seduta accanto a me, più vicina ai 90 che agli 80 anni, chioma candida e vestito elegante, li ha battuti tutti: ha estratto dalla borsetta un mini tablet e, come se niente fosse, ha iniziato a giocare a Candy Crush!
Di certo, non sente l’età che avanza !
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