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Che alla Formula 1 odierna serva qualche cambiamento, poiché non è più quella di un tempo è chiaro ormai già da una decina d’anni: innovazioni tecniche, meccaniche e telemetrie hanno portato questo sport a essere sempre più una competizione tra ingegneri invece che pura gara basata sulle abilità dei piloti.
Anno 2013, Sebastian Vettel si appresta a portare a casa il quarto titolo mondiale consecutivo, con un dominio pressoché assoluto suo e della sua Red Bull, in grado di dare sempre più distacco alle altre scuderie che, ogni anno, preferiscono concentrarsi sulla vettura dell’anno seguente piuttosto che migliorare quella della stagione in corso. Ma la cosa che fa storcere il naso a milioni di appassionati e che ne fa perdere altrettanti allo share è la mancanza di azione che gara dopo gara questo sport manifesta. La rivalità che c’è tra Alonso e Vettel in questi ultimi anni non è minimamente paragonabile alle storiche rivalità del passato. Lauda contro Hunt, che, in un mondiale appassionante come pochi, ci ha fatto rivivere le sue emozioni nel capolavoro di Ron Howard Rush; Senna contro Prost, Schumacher contro Hill prima e Hakkinen poi, rivalità tra piloti che hanno messo in pista tutto il loro coraggio e tutte le loro abilità per vincere il titolo iridato. Vettel, con la conquista del quarto mondiale consecutivo non solo raggiungerebbe un pilota del calibro di Alain Prost, ma supererebbe campioni come Niki Lauda e Nelson Piquet e leggende come Ascari o Ayrton Senna. Proprio dalla morte di Senna (Imola, 1994) la Formula 1 ha aumentato a dismisura le misure di sicurezza, portando un sostanziale cambiamento a cinture, caschi e abitacoli, motivo per cui ora anche incidenti gravissimi (ad esempio Kubica nel 2007 a Montreal) lasciano sostanzialmente illesi i piloti. Un cambiamento delle misure di sicurezza che, però, hanno portato con loro anche importanti innovazioni dal punto tecnologico: queste, a loro volta, lasciano al pilota uno piccolissima parte dello sviluppo della vettura. Un’importanza così grossa della parte elettronica ha fatto persino storcere il naso alla FIA, che per la stagione 2014 ha, infatti, previsto la modifica delle vetture, inserendo motori con meno cilindrata ma turbo. Questo porterà a una probabile rivoluzione della vettura: dalla forma squadrata e allungata di adesso, l’auto prenderà probabilmente una forma più tondeggiante, per permettere l’afflusso di aria al propulsore che, altrimenti, si surriscalderebbe troppo. Insomma, è necessario aspettare che questo mondiale 2013 di F1 finisca, prima di vedere messo in pratica qualche invocato cambiamento.