Secondo un sondaggio di un paio di anni fa queste tecnologie sarebbero scomparse entro la fine del 2010. Vediamo se è successo per davvero.
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Macchine da scrivere: nell'agosto del 2009 il famoso New York Police Department ha investito la bellezza di un milione di dollari per l'acquisto di nuove macchine da scrivere. "Nel 2009 alcune unità del NYPD rassomigliano più a Dragnet (serie di culto degli anni '50) che a CSI", ha commentato sarcastica la Cnn. E un ex poliziotto ha chiosato: "Gli unici due posti in cui di questi tempi si può trovare una macchina da scrivere sono i musei e la polizia".
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Musicassette: non credo che le vendano più, non nella grande distribuzione, non in Occidente. Ho scoperto però che esiste una sorta di fiorente industria di vendita via posta riservata ai carceri, dove per ovvie ragioni non possono essere introdotti CD e lettori MP3. Comunque sia io non ascolto una musicassetta da almeno dieci anni.
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Telegrammi: Nel 2006, la Western Union ha spedito il suo ultimo telegramma. In molti hanno visto questa decisione come l'addio definitivo ad una tecnologia che ha accompagnato tutto il Novecento. Anche qui però si è esagerato. I telegrammi continuano ad essere inviati in tutto il mondo, Italia compresa (Poste Italiane offre la spedizione online). Mentre negli Stati Uniti è subito nato un servizio (Telegram Stop) che fa leva sulla carica vintage dei telegrammi e permette di spedirli ai quattro angoli del pianeta con tanto carta giallastra e timbri d'epoca.
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Il telefono pubblico: Le vecchie cabine sono oramai sparite, e anche le postazioni più “moderne” (quelle che furoreggiavano nella prima metà degli anni '90) sono oramai relegate a qualche stazione ferroviaria e ad alcuni luoghi pubblici. Comunque credo che la cosa più complicata in assoluto sia acquistare una tessera prepagate per far funzionare questi fantomatici telefoni pubblici. L'ultima volta che ci ho provato (6 o 7 anni fa) riuscii a comprarne una solo dopo aver chiesto almeno in quattro edicole. Dinosauri.
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VHS: In casa ne ho ancora duecento o giù di lì, molte delle quali registrate in prima persona tra gli anni '80 e i '90. Credo che, per colpa del tempo, del calore, dell'umidità e di mille altri fattori, molte siano quasi illeggibili. Tra l'altro non ne riguardo più una oramai da anni. Così come non registro più un film da secoli. Più che dai DVD le VHS sono state ammazzate dai siti di streaming e dai programmi di P2P. Ti sei perso il film trasmesso alle tre di notte? Nessun problema: è senz'altro disponibile online a costo zero. Tra l'altro ora vogliono farci credere che anche i DVD sono superati. Dicano quel che vogliono, a me il Blueray non mi avrà mai.
Seguono a ruota: le lampadine a incandescenza, le stampanti ad ago (ancora diffusissime negli uffici pubblici), le poste ordinarie (tenute in vita dalla burocrazia), le polaroid, i floppy disk (per quel che mi riguarda vale il discorso delle VHS) e gli walkman.
Più che morte mi sembrano invece tecnologie moribonde. Qualcuno prima o poi staccherà la spina.