Magazine Internet

TED: In Argentina il passaparola viaggia in Taxi

Da Robven
TED: In Argentina il passaparola viaggia in Taxi
Questo è un esempio di brillante strategia. Perlomeno IHMO.
Ci riempiamo spesso talmente la bocca di buzzwords che rischiamo di perdere di vista il loro significato. E quindi, da avvitarci in progetti complicati di comunicazione quando a volte si potrebbero fare cose più semplici.
Prendiamo ad esempio il cosiddetto “buzz”. Se lo spiegassimo a nostra mamma diremmo che si tratta di fare in modo che la gente parli di qualcosa.
Che si generi un tipo di passaparola (non chiamatelo passaparola coi clienti – al limite definitelo una operazione viral, altrimenti non riuscite a fatturarla a più di 10 Euro, il prezzo percepito spesso è direttamente proporzionale alla complessità percepita e alla incomprensibilità di quel che proponiamo – se abbiamo uno di quei clienti poco evoluti e poco furbi che abbondano nel nostro mercato).
Quindi se voglio che si generi un buzz, voglio che qualcuno parli del nostro prodotto. E quindi, strategia classica, identifico degli influencers, delle persone adatte per innescarela conversazione.
Veniamo al caso in questione.Immagino che molti di voi conoscano e apprezzino il TED (io moltissimo).
Quando si è trattato di lanciare questo concetto in Argentina, ci si è scontrati col fatto che l’oggetto era assolutamente sconosciuto. E che non c’erano i soldi per fare adv e creare awareness. Quindi, ovvio, si va di unconventional low budget. E di passaparola.
Ma chi scegliere come influential? Quali erano le persone che potevano diffondere il verbo verso la gente ? Chi aveva i contatti, l'opportunità, il tempo? Ovvio :-)
Chi meglio di un tassista, può parlare col la gente, e disseminare idee e concetti? ;-) Quindi perché non prendere i tassisti e buttarli dentro ad una sessione del TED, per trasformarli poi in evangelisti (evangelism)
Guadratevi il filmaggio, che spiega bene il caso ;-)
[Branding & Marketing Blog / Venturini]

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog