Da irriducibili nerd quali siamo, ci fiondiamo al cinema per assistere alla premiere del film di Tekken (a proposito, 8 euro e 20 per un film, siamo pazzi?), in compagnia di un pubblico incredibilmente numeroso. Per chi non lo sapesse, questo film è ispirato al celeberrimo gioco Picchiaduro della Namco, che milioni di ore di divertimento ha regalato a noi felici possessori di Play Station.
Creare una sceneggiatura intorno a Tekken non era un'impresa facilissima, benchè dietro al videogioco ci sia una bella trama anche abbastanza complessa. Tante le storie che si potevano raccontare, così come tanti i personaggi tra cui scegliere. Alla fine ovviamente Alan B. McElroy (lo sceneggiatore) ha tirato fuori un pastrocchio stupido e inconcludente, stravolgendo la storia originale, privilegiando personaggi insignificanti e trascurandone di fondamentali.
Il protagonista della storia è Jin Kazama, interpretato da Jon Foo, uno stuntman specializzato in pellicole del genere. Siamo in un futuro post-apocalittico, in cui il mondo è comandato da otto diverse corporazioni, la più forte delle quali è ovviamente la Tekken. A capo di essa c'è Heihachi Mishima (Cary-Hiroyuki Tagawa) e il perfido figlio Kazuya (Ian Anthony Dale). A Jin viene uccisa la madre Jun (quella stronza che nei primi due Tekken era Gesù Cristo e che per batterla ci mettevi 50 round), decide quindi di iscriversi all'Iron Fist Tournament, per andare a vendicarsi di Heihachi. Per farlo Jin deve affrontare in una specie di qualificazione Marshall Law, interpretato dal lottatore professionista Cung Lee. Da qui iniziamo già a capire quanto i vari personaggi vengano stravolti rispetto al videogioco. Law è uno dei pochi “charachters” positivi, un simpatico cuoco che combatte per pagarsi i debiti. Qui viene trasformato in uno stronzo che viene preso a legnate da Jin che così ha accesso all'Iron Fist.
Voglio credere che il film dovesse uscire in concomitanza con Tekken 6 (cioè quasi 2 anni fa), perchè se no risulta assolutamente incomprensibile la scelta dei lottatori. Tre personaggi cardine come Paul, Lei e King non ci sono (anzi, Paul viene menzionato solo in una frase del telecronista), quindi viene dato spazio a Yoshimitsu (realizzato bene), Raven (…), Eddy Gordo, le sorelle Williams Venus e Serena (ah ah, no Nina e Anna), Christie Monteiro, Bryan Fury (il mitico Gary Daniels) più due merdosissimi e inutili personaggi di Tekken 6 come Miguel Rojo e Sergei Dragunov. La scelta più infelice del cast è ricaduta sulle sorelle Williams, praticamente due pornostar (il prossimo film di Nina sarà una roba tipo “Come amare una donna” e lei interpreta la lesbica numero 1, credo non ci sia bisogno di aggiungere altro). Almeno Nina combatte, mentre Anna è quasi inutile quanto nel videogioco.
Ah, poi c'è Steve Fox. Nel videogioco è un pugile inglese figlio di Nina, qui è il manager dal cuore d'oro di Jin. Viene poi dato incredibile rilievo a Christie, uno dei personaggi più insopportabili di tutta la serie. Christie (che dovrebbe essere brasiliana e allieva di Eddie), qui è bianca, mostra perennemente il culo e flirta con Jin.Vabè, il resto della trama si dipana in inutili diatribe fra Kazuya ed Heihachi (ucciso a sangue freddo da un Jack, che secondo loro sono delle gaurdie ninja), botte, sparatorie e cazzate varie.Alla fine Jin vincerà il torneo uccidendo Bryan e sconfiggendo Kazuya nel rendez-vous finale.
Le uniche note positive vengono dai combattimenti, realisitici e ben realizzati, e dalla buona idea di far combattere i lottatori in un'unica grande arena, ma con “scenografie” diverse (il tempio giapponese, le antiche rovine ecc.).Nel complesso non si tratta di un brutto film, scorre bene, non annoia e nonostante il risicato budget, la realizzazione tecnica non è neanche malaccio. Il problema è tutto il resto: una sceneggiatura che fa acqua da tutte le parti che non può che scontentare in pieno tutti i colori i quali hanno amato e giocato a Tekken, la pessima scelta dei personaggi, lo stravolgimento della storia e un finale buttato a casaccio.
In conclusione, questo è un film assolutamente deludente per tutti i fan di Tekken e assolutamente inutile per chi non conosce il videogioco.
Recensito da: Vidur
VOTITRASH: 71/100Noia: 45/100Ridicolaggine degli effetti speciali: n.p.Presunzione della regia: 54/100Incapacità degli attori: 78/100
Ps: prese da Wikipedia, ecco le principali differenza tra videogioco e film:
- Kazuya non possiede la barba nel videogioco, al contrario nel film.
- La Mishima Zaibatsu non viene menzionata nel film, poiché la corporazione di Heihachi si chiama "Tekken".
- I combattenti del torneo sono tutti rappresentanti da una specifica corporazione nel film.
- La cicatrice di Kazuya non appare nel film, in quanto in questa versione il personaggio non è stato mai gettato dal dirupo da bambino. Tuttavia, durante lo scontro con il figlio Jin, il giovane Kazama gli procura una profonda cicatrice.
- Christie Monteiro nel film pratica uno stile che non è la Capoeira e non conosce Eddy Gordo.
- Christie Monteiro nel videogioco non ha una relazione con Jin.
- Jin partecipa al torneo con lo scopo di uccidere Ogre, il dio della lotta e colpevole della morte della madre Jun Kazama e non Heihachi come nel film.
- Kazuya non rimane nell'ombra del padre perché per 20 anni è dovuto risalire dal burrone in cui era stato gettato da Heihachi. Nel film, invece, è il braccio destro di Heihachi.
- Jin è già a conoscenza che suo padre è Kazuya Mishima come che suo nonno è Heihachi Mishima, che lo addestra, nel film.
- Anna e Nina Williams sono alleate e alle dipendenze di Kazuya, mentre nel videogioco solo Anna (a partire da Tekken 6) è alleata di Kazuya, mentre Nina di Jin.
- Steve Fox, che dovrebbe avere l'età di Jin Kazama, nel film è invece molto più vecchio ed è un coetaneo di Jun Kazama.
- Non viene menzionato il gene del diavolo essenziale in ogni trama dei videogiochi di Tekken, ne tantomeno Jin o Kazuya si possono trasformare in demoni, poichè Kazuya non essendo mai gettato in un burrone dal padre non fa un patto con il diavolo.