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La vicenda commerciale di Telecom continua a stupire con nuovi colpi di scena.
Dopo l’acquisizione del pacchetto di maggioranza da parte della spagnola Telefonica e la bocciatura dello scorporo, si fa largo l’ombra americana.
Giusto qualche settimana fa, il CDA aveva seccamente bocciato il progetto di scorporo della rete, bollandolo come eccessivamente oneroso.
Le ulteriori lotte interne al consiglio, specialmente legate alla famiglia Fossati, avevano portato instabilità nei vertici dell’azienda.
In realtà, il piano che Fossati ha presentato agli analisti risulta essere il più convincente: tra le proposte rinnovamento del consiglio e un coinvolgimento del pubblico negli investimenti.
A rendere ancora più incerto il destino di questo colosso delle comunicazioni si aggiungono nuovi rumors provenienti da Wall Street.
Telecom è preda molto appetibile, soprattutto grazie alla controllata TIM Brasil. Pareva proprio questo il motivo della scalata di Telefonica su Telecom: avere potere decisionale nell’azienda, così da favorire Vivo, la controllata di Telefonica in Brasile.
L’impalcatura ha iniziato a scricchiolare da quando alcuni quotidiani a stelle e strisce hanno ipotizzato la possibile acquisizione delle quote di Telefonica da parte di At&T.
La notizia,non del tutto priva di fondamento, è giunta fino ai microfoni di Radio24 ed è già stata riportata da alcuni quotidiani nazionali.
Difficile dire se fosse già tutto programmato o se l’appetito sia venuto solo ora.
Quello che è certo è che At&T sta conducendo una ferrea lotta commerciale con Verizon, anche su mercati extra USA e aveva già cercato una testa di ponte in Europa, corteggiando Vodafone.
Sulla carta, Telecom sarebbe potuto essere un vero mostro italiano di competitività e solidità. La situazione,però, al momento è variegata, con un solo socio italiano in CDA, Fossati, veramente agguerrito.
Intanto il titolo Telecom continua a fornire quotazioni positive. Se gli interessi di AT&T per Telecom si rivelassero qualcosa di più di un semplice rumor, dovremo fare i conti col fatto di essere i primi in Europa ad aver ceduto una rete di comunicazione agli amici americani.