Magazine Diario personale
Tema: So che da queste parti si fa tanta cultura e ne sono totalmente estraneo
Da Svolgimento @svolgimentoSo che da queste parti si fa tanta cultura e ne sono totalmente estraneo. E non mi stupisce che ne sono totalmente estraneo perché quando mi è stato passato uno dei primi libri che ho letto – lo Spaccio de la bestia trionfante di Giordano Bruno – io non l’ho capito. Vi confido che ho degli amici molto colti che si prendono gioco di me perché non capisco questo tipo di letteratura. Amano farmi ubriacare e rendermi molesto, mi fanno leggere le opere di importanti filosofi e scienziati e ridono del mio disgusto e della mia faccia perplessa. Ed è proprio durante uno di questi pomeriggi che mi sono trovato fra le mani un libello minuscolo, con le pagine sottilissime e la rilegatura flessibile. *** mi ha detto che l’aveva rubato a ***, la sua vecchia scopa-amica, che a sua volta l’aveva preso da ***, il nostro pusher di fiducia, che come ogni rumeno che si rispetti è analfabeta. Analfabeta ma non stupido e, come ogni rumeno che si rispetti riesce sempre a distinguere le cose che hanno valore da quelle che non ce l’hanno, ragion per cui è stato il primo oggetto che ha intascato durante il sacco a casa di un suo cliente vecchissimo, che non conosciamo e che secondo noi è massone perché i massoni possiedono questi libri vecchi e strani. Ho provato un forte interesse per quel libello minuscolo ed ho subito chiesto a *** di passarmelo. Il giorno seguente ho iniziato a leggere, sennonché dopo un quarto d’ora scarso mi è passata la voglia di pensare e sono andato a cercare *** per farmi fare una sega. L’ho finito con calma nell’arco di quattro mesi al ritmo dei fantastici pompini di ***, le lezioni di semiotica e le scorribande con quel branco di maniaci dei miei amici. Non è che l’abbia capito proprio bene bene e da oggetto di culto si è trasformato presto in inutile soprammobile. So che da queste parti si fa tanta cultura e che spesso il lettore medio è una persona istruita, così ho deciso di darlo via al miglior offerente. Non accetto esclusivamente soldi. Anzi una bella scopata è molto meglio di dieci euro. Contattare a questo indirizzo: [email protected]Segue un frammento che ho ritenuto importante e decisivo.
Capitolo IV – QBLH e altri sistemi"Sta a voi scegliere: di giorno si è contemplativi, di notte creatori. Noi abbiamo deciso: nel momento in cui gli ultimi raggi solari crollarono all’orizzonte Adonai destinò nuovo spazio alle sue opere celesti. Verso destra tracciò le traiettorie delle stelle comete, mentre a sinistra creò e ordinò pianeti: Urano si drizzò, Plutone si avvicinò, Giove sminuì e Mercurio diventò generoso, Marte blu come il fondo marino e Nettuno rosso come il fuoco, Venere buio e Saturno radioso, la Luna liscia e la Terra piatta. E sperimentò mondi bianchi e schiacciati all’equatore, altri neri e lunghi come bastoni. Generò una nuova terra e fece in modo che fosse viva: omini blu con occhi orientali combattevano fini creature a nove arti. Ne dedusse gli ideali e ne delineò i sogni. Una nuova lingua venne proiettata al cielo e da questa nacquero le costellazioni. Sirio guidò Orione, il Cacciatore, mentre i Cani, vili e fameliche bestie, inseguirono la Lepre. Ancora sopra, più in alto del Toro, l’Auriga, utilizzò il carro e l’inganno per possedere l’amata Ippodamia. E’ Una gioia per gli occhi quando gli astri splendono di colori fluorescenti e infondono dinamicità al sistema. Sì, il sistema: costantemente oggetto, appartenente al soggetto, sottoposto ad un abile lavoro di sintesi, di limatura, che lo eleva non più a semplice arte ma a Cosmogramma. E al Cosmogramma si deve religione. Nel Cosmogramma vollero inquadrare la sua opera, e gli elementi della natura (che, più tardi, celebreremo presso Venere), e la geometria come ordine casuale, l’aritmetica aperiodica, e il simbolismo esoterico - il tutto inscritto nel mandala, a sua volta circoscritto dagli estremi del firmamento, appartenente ad uno dei più grandi affreschi divini. Trattenne l’etere con le braccia tese - la sua creazione. La conservò fino alla rottura dei recipienti, quindi la restituì a noi nel sonno e nel peccato. No, non vogliamo dormire. Aspetteremo che le luci dell’alba rianimino quest’antica terra, la illuminino e ne ridiano la solennità che merita."Giovanni Alberto Arena
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