Magazine Diario personale
Ci risiamo. Adesso è il mio turno. Non c'è verso di cambiare. Tra poco vedrai che parcheggerà la slitta con le renne davanti alla mia catapecchia e busserà, scampanellerà, ding e dongherà tutto allegro. Tanto lui ha già finito e come al solito gli è andato tutto bene. Grandi e piccoli l'aspettavano con ansia questo vecchio panzone imbottito e rivestito dalla Coca-Cola.
Come sempre avrà cestinato senza leggerle tutte le lettere che ha ricevuto e avrà distribuito tutti i regali pagati da altri, facendosi bello come se li avesse comperati lui in prima persona.
Che faccia tosta!, st'impunito !
Già me lo vedo arrivare, con quel suo sorriso finto, sotto la barbona bianca, finta pure quella, col cappelletto rosso col pon-pon, per mascherare la più totale delle calvizie. Solo lo stomaco gonfio di bevande gasate è vero!
Farà finta di farmi un po' di corte, qualche parolina dolce che suona falsa a mille miglia di distanza, la solita bottarella sul mio sedere sempre più floscio e poi...
“ Bella Befanona, me lo faresti anche quest'anno stò favore?”
E che non ce lo so già?
“Me li ricicli questi sacchi pieni di regali non andati a buon fine?”
Aho! Ogni anno me ne porta sempre di più. A volte mi riporta pure quelli che già ho riciclato l'anno precedente. Si stà creando un circolo vizioso. E devo stare pure attenta a non portarli al primo che li ha regalati!
“Dai che ti faccio fare una bella figura con niente! Al carbone ci pensi tu, però! Ha raggiunto certi prezzi !”
Che faccia di culo! A lui gli onori, a me le figure di merda !
Sapessi che m'ha portato da riciclare l'anno scorso!
Una scatola con sei nani, perchè il settimo s'era rotto durante il trasporto, una serie di maglioni col disegno del cervo (quelli sò regali delle mogli ai mariti cornuti, si sa), zamponi e cotechini con date di scadenza da prima repubblica, costumi da Superman, Batman o Topolino, CD di greatest hits di Pupo e Toto Cotugno, Dvd del ciclo completo di “Un ciclone in famiglia 2”, sbucciamele a manovella, e,tanto per non continuare all'infinito, quasi tutti gli articoli del catalogo D-mail e Gli Introvabili.
Che poi, dico io, se almeno fossi un gran bel pezzo di gnocca magari mi si perdonerebbe tutto, ma sò pure vecchia, brutta e brufolosa, e ogni anno che passa è sempre peggio. Per me la parola “scopa” non ha mai avuto doppi sensi.
Ma quest'anno non mi frega più. I bigliettini con su scritto “Tanti auguri da Babbo Natale” glieli lascio tutti attaccati. Prima o poi lo devono capire che so regali riciclati, e non da mò che c'è la crisi! E' abitudine vecchia.
E dal prossimo anno, col cavolo che mi trova più! Mi metto al lavoro ad Halloween. “Dolcetto o scherzetto?” e poi... Natale con i tuoi e la Befana te la fa chi cacchio vuoi ! Sabino Russo
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