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Temo gli improvvisatori anche quando portano doni: 10mila euro ai dipendenti pur di eliminare dalla trattativa la Cgil

Creato il 13 dicembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Che i dipendenti partecipino agli utili è assai gradevole ma non può accadere per un fatto episodico, cioè una sfida alla Cgil. Affaritaliani ovviamente dà ragione all’imprenditore senza neanche pensarci tanto.

Brunello Cucinelli

Brunello Cucinelli

L’organizzazione del lavoro, i diritti, la retribuzione, i premi di produttività non possono essere condizionati da situazioni umorali e tanto meno dalla presenza o assenza della Cgil nelle trattative. Siamo di fronte al solito ricatto. Che tessera hai? Da parte stai? Ecco la domanda, non “che cosa sai fare?”. E’ il solito ricatto, disgustoso, pessimo. E’ un momento positivo per l’azienda quindi tutti saranno felici. E un domani? I programmi quali sono, che rischi possono incontrare i lavoratori?

Ecco il testo scritto il 25 novembre su Affaritaliani. Merita uno sguardo come modello da non seguire. Meglio politiche industriali lungimiranti che improvvisate di questo tipo.

IL CASO/ L’imprenditore umbro Brunello Cucinelli, il re del cachemire, definito anche il filosofo (ama Platone e Socrate), ultimamente è stato “sfidato” dai sindacati. A quanto risulta ad Affaritaliani.it ha annunciato alle maestranze che gli utili del 2012 sono consistenti. E così ciascuno dipendente riceverà 10mila euro come “cadeau” natalizio…

di Laurent De Bai

Se fosse un incontro di boxe, si potrebbe dire che Brunello Cucinelli, considerato in Italia e nel mondo il re del cachemire, ha vinto per abbandono dell’avversario. E’ riuscito a tenere fuori dai cancelli della sua fabbrica di Solomeo i sindacati della CGIL, che nei giorni scorsi lo avevano sfidato, accusandolo di non tutelare tutti i diritti degli oltre 550 dipendenti di un’azienda che continua a crescere in termini di fatturato e di utili, nonostante la crisi. La partita se l’è aggiudicata l’imprenditore umbro, senza neppur dover calzare i guantoni, visto che l’iniziativa a della CGIL è andata a vuoto: Cuccinelli ha battuto tutti sul tempo, facendo un figurone, anche se a qualcuno i suoi metodi continuano a non piacere.

Cucinelli ha annunciato alle maestranze che gli utili del 2012 sono consistenti e che la quotazione della società in borsa ha avuto grande successo “grazie all’apporto di tutti voi”. Cucinelli distribuirà a titolo di premio 5 milioni di euro, e si pensa che ciascuno dipendente riceverà 10 mila euro come “cadeau” di natale. Intanto la Brunello Cucinelli Spa ha chiuso i primi 9 mesi del 2012 con un utile netto pari a 17,037 milioni euro, in linea con i 17,012 milioni registrati nello stesso periodo del 2011. L’imprenditore di Solomeo si scrolla di dosso qualsiasi merito della performance della sua azienda che produce, oltre alla maglieria in cachemire, un abbigliamento da uomo di nicchia. E per rispetto degli azionisti della Cucinelli Spa, precisa:” il premio ai dipendenti è un riconoscimento mio e della mia famiglia”.

Bastone e carota, si dice, sono alla base del successo di un imprenditore che ha praticamente ricostruito un antico borgo alle porte di Perugia, Solomeo, facendo lavorare le maestranze in stanze affrescate da dipinti e arredate con quadri da autore. I sindacalisti della Cgil, per ora sono stati costretti a fare un passo indietro nonostante avessero ricevuto la disponibilità dei locali del teatro di proprietà dello stesso Cucinelli. Nessun lavoratore al mondo si sognerebbe mai di lamentarsi quando sotto l’albero di natale si ritrova una busta piena di tanti euro.


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