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TEMPESTA D'AMORE, presto in edicola. Intervista a Mariangela Camocardi

Creato il 04 agosto 2010 da Francy
TEMPESTA D'AMORE, presto in edicola. Intervista a Mariangela CamocardiThe Camocardi Touch

Mariangela Camocardi, divisa tra passato e presente. E intanto esce in edicola la riedizione di Tempesta d’amore

Spiegarvi cosa sia esattamente, non so. Certo è che quando leggi un libro di Mariangela Camocardi, il suo tocco magico ed elegante, e nel contempo molto sensuale e vivido, ti investe, dalla prima all’ultima pagina. E’ questo che io chiamo il Camocardi Touch, parafrasando il famoso touch di Lubitsch, regista degli anni ‘30 e ’40.

Ai primi di agosto riesce della Camocardi Tempesta d’amoreper i Romanzi Mondadori, serie Oro. Quale splendida occasione per catturare la Mariangela e portarla qui da noi, nella nostra Biblioteca Romantica?

LMBR: Mariangela, sei appena tornata da una vacanza al mare. Sei già pronta a rimetterti a lavorare o ti godrai ancora un po’ di vacanza a casa tua, sul Lago Maggiore, dove hai la fortuna di vivere?

M.C.: Anzitutto ringrazio le mie care Bibliotecarie Romantiche per l’intervista e per l’attenzione che riservate a noi autrici italiane. Avere l’opportunità di entrare in confidenza con le lettrici, farci conoscere anche sotto il profilo personale è bello. Mi sto rilassando leggendo e occupandomi di ciò che ho trascurato durante l’intensa stesura del mio romanzo contemporaneo.

TEMPESTA D'AMORE, presto in edicola. Intervista a Mariangela Camocardi

LMBR:Tra qualche giorno la riedizione di Tempesta d’amoresarà di nuovo in edicola. Sei emozionata?

M.C.: Più che la prima volta! Tempesta è un romanzo che amo particolarmente, con personaggi ancora saldamente radicati in me. Con Luca e Valentina, i protagonisti, sono rimasta in rapporti strettissimi, me ne sono accorta controllando le bozze.

LMBR:Ci racconti un ricordo o un aneddoto, o un sentimento che ancora senti vivo in te legato alla prima uscita di Tempesta, che ricordo avvenne nel 1993?

M.C.: Mentre scrivevo il romanzo le scene si snodavano nella mia mente con la vividezza di un film. Nel capitolo in cui suor Pacifica e le altre monache si scontrano con i briganti ho riso fino alle lacrime! Ho anche solidarizzato con Valentina quando Luca la tratta male. La cattiveria di Violante mi ha fatto invece venir voglia di torcerle il collo. Ciò che dico può sembrare strano, eppure è così che funziona quando interagisco con loro, le creature che escono dalla mia penna. Ci sono storie che senza un perché ti afferrano più di altre, come appunto Tempesta. Provare per credere

LMBR:Il romanzo sarà letto anche da molte nuove lettrici, donne che nel ’93 erano troppo piccole per leggere romance. Lo (ri)leggeranno le mamme e le figlie, insomma. Trovo che sia molto bello. Ti fa piacere?

M.C.: Ne sono così felice da trepidare più che per un inedito. Credo che anche le nuove lettrici apprezzeranno Tempesta. Non saprei spiegarne la ragione, ma sprigiona una magia tutta sua che avvince, inclusa la sua autrice.

LMBR:Sei intervenuta in qualche modo sul testo originale, lo hai dovuto revisionare?

M.C.: Per il taglio standard de I Romanzi 400 cartelle erano troppe e ho dovuto limare parecchio. Anche l’editing lo ha penalizzato abbastanza, e tuttavia ho sempre pensato che un giorno sarebbe arrivato alle lettrici esattamente come volevo io. A tale proposito ringrazio

Sergio Altieri, Marzio Biancolino e la mia agente Maria Paola Romeo per aver creduto che Tempesta d’amore valesse la pena di essere pubblicato per la terza volta.

LMBR:Hai già tenuto la nuova copia in mano? Che effetto ti ha fatto? Ti piace la copertina?

M.C.: Certo, Tempesta mi dà ancora il batticuore. La copertina è del grande Pino Daeni e la giudico strepitosa.

LMBR:Tempesta d’amore è del 1993. Se dovessi riscriverlo oggi cambieresti qualcosa? So già che mi risponderai di no…

M.C.: Infatti non cambierei una virgola. Perdonate l’immodestia, ma il libro è un sogno così com’è, quindi sono strafelice di vederlo ristampato.

LMBR:Com’è mutato – se è mutato- il tuo modo di scrivere da allora? Intendo sia dal punto di vista linguistico che della trama e della descrizione dei personaggi…

M.C.: Ho acquisito un’espressività più fluida, ma è naturale maturare in meglio per nostra fortuna, e curo con meticolosità l’approfondimento psicologico dei protagonisti, soprattutto per evitare di riproporre cloni alle lettrici.

LMBR:Ritieni che la scrittura di un romanzo storico debba in qualche modo adattarsi ai tempi?

M.C.: Uno storico deve rispettare delle regole ma anche sapersi adattare ai tempi, vedi l’erotismo delle recenti collane, create proprio per rispondere alle esigenze e alle richieste delle lettrici che prediligono tale genere.

LMBR:E’ cambiato il tuo approccio alla scrittura? Oggi predomina ancora in te il lato del cuore o si fa più sentire quello di testa?

M.C.: Sempre il cuore, come può essere altrimenti? Devo emozionarmi per emozionare. Per me scrivere significa amore per un mestiere che magari non ti dà neppure la soddisfazione di ricambiarti con una pubblicazione.

TEMPESTA D'AMORE, presto in edicola. Intervista a Mariangela Camocardi

LMBR:Hai appena terminato un contemporaneo; hai scritto Ciribalà, un libro bellissimo per bambini; hai in programma di terminare un urban phantasy per ragazzi. Non ti sarai per caso stancata di scrivere romance, vero?

M.C.: Assolutamente no! Il romance mi ha dato tanto e la vena storica è tutt’altro che esaurita. Sto scrivendo cose diverse perché resistere alle sfide per me è quasi impossibile. Come sono usa ripetere, dietro ogni traguardo c’è una nuova partenza… mi adeguo.

LMBR:Ci puoi dire qualcosa sul romanzo contemporaneo che hai appena finito, e che credo sia il tuo primo, o è ancora troppo presto per parlarne?

M.C.: Amore, punto e a capo è una storia che avevo dentro da chissà quanto e che finalmente è uscita. Dato che non c’erano ricerche storiche da fare, mi sembrava più semplice come testo, in realtà è stato impegnativo in un altro senso perché in un contemporaneo i ritmi e il linguaggio sono diversi. Però come autrice non ho preso le distanze dalla modernità solo perché scrivo romance, e sono attenta alle evoluzioni linguistiche della società – ahimé peggiorative. La complessità dell’intreccio e dei suoi protagonisti mi ha assorbito completamente, essendo un romanzo dove si susseguono colpi di scena che ribaltano di continuo le situazioni. Sono comunque fiduciosa di arrivare al cuore delle lettrici anche con Amore, punto e a capo.

LMBR:Hai già in mente una nuova trama romance? Sarà sempre ambientata in Italia? Come nascono le storie dentro di te?

M.C.: Drake e Berenice, reduci da Il talismano, potrebbero imbattersi in un’altra avventura paranormale, ci sto pensando. Ne approfitto per ringraziare Ale Bazardi e la Harlequin che mi hanno permesso di portare in libreria questo time-travel che è così piaciuto ai lettori. Lo spunto per le storie che scrivo può nascere da qualunque cosa attiri la mia attenzione facendomi reagire emotivamente. La cronaca, ciò che racconta la gente, un dettaglio che mi colpisce… sono scintille che poi la mente elabora fino a trasformarla in un disegno dai contorni nitidi che concretizzo con le parole. L’Italia offre una tale varietà di luoghi in cui ambientare un romanzo che c’è l’imbarazzo della scelta… vale anche per il periodo storico che si sceglie.

LMBR:Sul lago Maggiore hai ambientato tanti romanzi, anche parte di Tempesta d’amore. Riutilizzerai in futuro questo scenario?

M.C.: Il Lago Maggiore sta a Mariangela Camocardi proprio come la zeta sta a Zorro. Non ci può essere un mio romanzo senza un acquerello lacustre che fa da sfondo. È il mio personale omaggio a queste sponde ricche di Storia e di suggestioni paesaggistiche inimitabili che tanto mi sono care.

LMBR: E’ stata un’estate molto calda per il romance italiano, con i due romanzi appena usciti di Ciuffi e Summers, il tuo e quello della Bricca in uscita ad agosto, l’ultimo di Ornella Albanese a settembre. Sta cambiando qualcosa nell’editoria romance italiana, o questo fiorire di titoli è solo un caso?

M.C.: No, non è un caso. Siamo venute alla ribalta anche per merito degli spazi web come Biblioteca Romantica, Junerossblog e altri che non mi dilungo a citare, attirando l’interesse delle lettrici sul made in Italy. Anche iniziative encomiabili come La Vie en Rose hanno contribuito ad abbattere certi pregiudizi senza senso. È ora di farla finita con: rosa = melensaggini. Ci sono romance a cui si deve fare tanto di cappello per il contesto storico e la trama, altro che stucchevolezze da signore! Si colgono segnali positivi che fanno sperare in una disponibilità più ampia delle case editrici nei nostri riguardi. L’edicola va bene, ma si devono aprire anche le porte delle libreria a scrittrici che, ribadisco, non sono seconde a nessuno.

LMBR: Sarai tra le docenti allo stage di scrittura che Officina Italiana Romance ha organizzato per ottobre a Roma. Anche questo è un indizio che qualcosa sta cambiando, o no?

M.C.: È quanto auspico. È motivo di orgoglio essere stata invitata da Officina al work shop… Officina, creata da Elisabetta Bricca, sta diventando un punto di riferimento importante per le nuove leve che aspirano a esordire in narrativa. Mi emoziona più di quanto io possa esprimere l’idea di poter trasmettere la mia esperienza a qualcun altro.

LMBR: Con il grande aiuto di Silvia Basile hai preparato un booktrailer molto bello per Tempesta d’amore, già molto clickato in rete. Tu hai un sito personale, una pagina FaceBook molto frequentata, in generale un ottimo rapporto con la rete, che è diventata un efficace mezzo per rimanere in contatto con le lettrici. Pensi che un domani possa diventare anche un buon canale di vendita per il romance, da sempre ingiustamente confinato tra edicole e supermercati?

M.C.: Il web rappresenta già” un trait d’union insostituibile tra lettrici e autrici. Come faremmo a raggiungerle? Quali giornali femminili parlano di noi che scriviamo romance? Per la seconda edizione de La Vie en Rose ho contattato le redattrici di alcune note riviste segnalando l’evento… non mi hanno risposto neppure per dirmi: non mi interessa.

LMBR: Tu hai ciò che definisco The Camocardi Touch, il tocco magico della Camocardi. Come riesci a fare di ogni storia una magia?

M.C.: Il segreto, se di segreto si può parlare, consiste nel credere in quello che si fa e nel cercare di realizzare i propri sogni con tenacia, disciplina e la passione per un mestiere irto di ostacoli. Ostacoli che durante la gavetta ti mettono a dura prova, e magari anche se hai già pubblicato. La fiducia in se stessi è essenziale: ti infonde la forza di non mollare quando fioccano i no. Resta sottinteso che nulla eguaglia il piacere che personalmente provo ogni volta che mi accingo a scrivere una nuova storia.

Ringraziamo Mariangela Camocardi per averci ancora una volta concesso questa bellissima intervista. Se vi è piaciuta, lasciate un commento!

Per lei, Signora Camocardi, rose rosse, come la passione che mette nei suoi romanzi.

Se volete visitare il sito dell’autrice o chiedere la sua amicizia su Facebook:

www.mariangelacamocardi.net/

http://www.facebook.com/profile.php?id=1285425515


Vivienne

TEMPESTA D’AMORE

Luca e Valentina provengono da realtà sociali agli antipodi: lui è un nobile che servendosi del proprio prestigio cospira con i patrioti per scacciare gli austriaci da Milano. Valentina è figlia adottiva di Rosa, una popolana, e deve lasciare il Regno delle due Sicilie per sfuggire al barone Ruggeri, che ha tentato di sedurla e di farne la sua amante. La giovane va vivere nel palazzo milanese dei Montalto come dama di compagnia della contessa Caterina, e tra Luca e lei esplode una passione devastante. Lui è un uomo affascinante ma duro al punto da rendersi odioso. Suo malgrado Luca è attratto da lei ma, reso diffidente da un matrimonio infelice, la evita con deliberatezza. Un presupposto che rende i loro rapporti estremamente conflittuali. Valentina, che ha perso la testa per lui, viene messa in cattiva luce dalla malvagia Violante, nipote di Caterina, che mira a conquistare l’ombroso e attraente conte. All’insaputa di tutti costei è una delatrice degli austriaci. Carbonari e patrioti congiurano per l’Indipendenza italiana e sul capoluogo lombardo grava un clima di sospetto che porta ad arresti continui da parte della famigerata polizia austriaca. Violante, allo scopo di dividere la detestata rivale da Luca e servendosi di prove che lei stessa ha costruito, instilla in lui il dubbio che è Valentina la spregevole spia degli sbirri, cosa che innesca imprevedibili colpi di scena che coinvolgono la giovane, impotente a provare la sua innocenza. Il disprezzo di Luca, che ama disperatamente, la induce a prendere la drastica decisione di bruciarsi di nuovo i ponti alle spalle. Sullo sfondo di questo romanzo a tinte forti, si alternano personaggi altrettanto carismatici. Suor Pacifica e un gruppo di suore che si scontrano persino con banditi di strada, mentre scortano Valentina verso il Lombardo-Veneto al fine di sottrarla alle grinfie di Ruggeri. Caterina, nobildonna che affianca Luca nella lotta contro l’oppressore straniero. Golia, il nano deforme innamorato di Valentina che per lei è pronto anche a sacrificare la vita. Regina, la cortigiana che l’accoglie quando fugge da Luca. Riccardo, fratello di Luca, che vuole sposare l’incantevole dama di compagnia dagli occhi ambrati, e che lo considera invece solo un amico. Tempesta d’amore si snoda in uno scenario storico che fa da preludio alle guerre di Indipendenza e che, tramite i protagonisti, trascina nell’erompere di sentimenti quali l’amore, l’odio, la rivalità, la gelosia, la perfidia di cui Violante, personaggio altrettanto di spicco nelle alterne vicende di una storia che trasmette emozioni mozzafiato, si serve senza scrupoli per sbaragliare chiunque intralci il suo cammino verso l’ambiziosa meta che si prefigge di raggiungere: sposare l’aristocratico Luca e diventare così una delle dame più in vista di Milano.


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