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Tempesta di fulmini in Svizzera

Creato il 08 settembre 2013 da Straker
Il 7 agosto scorso la Svizzera è stata colpita da un’inconsueta gragnola di fulmini. Il fenomeno deve essere collegato ad un’atmosfera resa elettroconduttiva dalla dispersione di nanoparticolato metallico. Già alcuni anni addietro lo scienziato egiziano Monir el Husseini, docente di Protezione ambientale e direttore del parco di ricerca (Università del Cairo) avvertiva che ambientalisti e medici hanno identificato numerosi rischi e conseguenze indesiderate per la salute umana, così come per le risorse del pianeta, rischi associati all’attività globale nota come “geoingegneria clandestina”. Tra i vari rischi si annovera l’aumento di vari "incidenti" fra cui quelli che vengono poi segnalati come casi del tutto imprevisti di fulmine. L'interazione tra il microparticolato delle scie chimiche genera dei campi elettrici che possono essere scaricati naturalmente o con telefoni cellulari e dispositivi simili. El Husseini afferma che questo fenomeno, insieme con la disidratazione degli ecosistemi derivante dalle scie chimiche, spiega pure l’incremento degli incendi boschivi. Insomma, assistiamo ad un’altra deleteria ripercussione delle attività chimiche, ossia sequele di fulmini, anche senza pioggia... o vogliamo credere che sia uno Zeus adirato a scagliare tutte queste folgori?
Tempesta di fulmini in Svizzera7 agosto 2013 - La Svizzera colpita da una tempesta anomala di fulmini: quasi 30.000 folgori in quattro ore. E’ stato registrato un numero di saette di tre volte superiori alla media: un morto e gravi danni in larga parte del paese
BERNA – “Ieri sera in quattro ore in Svizzera sono stati rilevati 29.155 fulmini, molti di più che in una serata temporalesca estiva 'normale', quando in media si contano 10.000 saette”, ha riferito Peter Pöschl, del servizio meteorologico della Televisione svizzera tedesca (S.R.F. meteo). Il nubifragio ha causato la morte di un ciclista, travolto da un albero sradicato.
Il forte temporale ha anche fatto affondare nel porto di Zugo un piccolo gioiello, il battello "MS Schwan", costruito in Germania alla fine degli anni 1910 ed in servizio su vari laghi elvetici dal 1923.
La potente cella temporalesca ha attraversato pressappoco tutta la Confederazione da Sud Ovest a Nord Est. Il fenomeno piovoso si è rivelato particolarmente violento nella Svizzera orientale, dove ha divelto alberi e danneggiato giardini ed automobili. Nel Canton Zurigo, nell'Oberland, nella Sihltal e nella Limmattal, rami e alberi hanno arrecato danni alla rete di distribuzione della corrente e lasciato al buio, anche per ore, migliaia di persone.
A Oberägeri (ZG) le raffiche di vento hanno raggiunto la velocità di 124 km/h. I venti sono stati impetuosi anche a Wädenswil (ZH) e San Gallo (100 km/h).
Fonte: Liberatv.ch

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