Continuiamo la nostra lezione sui tempi verbali: il passato. Continuazione dalla seconda parte.
L’IMPERFETTO INDICATIVO
L’imperfetto è certamente il tempo/modo più ricco di possibilità nel sistema verbale italiano. Per quanto riguarda il suo utilizzo per parlare del passato si elencano questi casi:
- Descrizioni di azioni o fatti senza margini temporali rilevanti. -> “Era una bella giornata.”
- Descrizione di sentimenti. -> “Aveva paura di essere scoperto.”
- Descrizione di abitudini. -> “Si vestiva solo di nero.”
- Descrizione di caratteristiche fisiche e psicologiche. -> “Era basso, aveva gli occhi verdi.”
- Ripetizioni. -> “Da ragazza andavo al cinema tutte le domeniche.”
- Nella narrazione di un sogno. -> “Andavamo in montagna e salivo su una vetta.”
- Per esprimere fantasia (nei giochi dei bambini”. -> “Facciamo che io ero un soldato e tu eri una spia.”
- Per esprimere qualcosa che poteva accadere, ma che non è accaduto. -> “Quasi morivo di paura.”
- Per esprimere un’ipotesi e la conseguenza di un’ipotesi irrealizzata e irrealizzabile. -> “Se lo sapevo te lo dicevo.”
- Nel discorso indiretto introdotto da un passato. -> “Ha detto che lavorava in una fabbrica.”
- In una narrazione in stile “verbale di polizia”. -> “Il sospettato rientrava in casa alle ore 20.”
- In una narrazione in stile “poetico” e lontano dalla realtà. -> “Il re nasceva in una fredda giornata autunnale.”
- Per riferirsi a un momento che ha uno stretto collegamento con suo passato e col suo futuro (effetto fotogramma di film). -> “Nel 1988 era papa Giovanni Paolo II.”
- Al posto del condizionale composto per esprimere un’azione successiva al un’altra passata (proprio di un parlato informale). -> “Giorni fa mi ha detto che veniva (sarebbe venuto).”
IL FUTURO ANTERIORE INDICATIVO
Il futuro anteriore esprime:
- Un dubbio -> “Quando sono tornato saranno state le due.”
- Un’incertezza -> “Avrà capito quello che le ho detto?”
- Una perplessità -> “Avrai pure guadagnato un bel po’, ma non ti invidio.”
- Un’eventualità/una possibilità -> “Se hai lavorato lì allora avrai conosciuto Carlo.”
- Un’ammissione su un fatto del passato -> “Sarò stato arrogante, ma lo rifarei mille volte.”
IL FUTURO SEMPLICE INDICATIVO
- Il futuro semplice (così come il condizionale composto” si può usare per creare un effetto stilistico efficace in una narrazione. Ci si colloca in un momento del passato e si vede come futuro tutto quello che succede dopo. -> “Da giovani frequentavano la parrocchia. Poi diventeranno i più feroci assassini della contea.”
IL CONDIZIONALE COMPOSTO
Il condizionale composto si usa per:
- Esprimere un desiderio del passato (ma anche del presente e del futuro) non realizzato o non realizzabile -> “Avrei bevuto volentieri una cioccolata.”
- Esprimere la conseguenza di un’ipotesi non realizzata -> “Gli avrei dato tutto (se me lo avesse chiesto).”
- Riferire una notizia attinta da una determinata fonte e non verificata personalmente -> “Quel ministro sarebbe stato assassinato dalla mafia.”
- Esprimere un’azione successiva a un’altra passata -> “Sapevo che prima o poi saresti arrivato.”
- Creare un “effetto stilistico” narrativo -> ” Napoleone nacque in una piccola città. Proprio lui sarebbe diventato poi il padrone dell’Europa.”