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Tempi verbali – Il passato – Parte 2

Creato il 21 marzo 2012 da Queenseptienna @queenseptienna

Continuiamo la nostra lezione sui tempi verbali: il passato. Continuazione dalla seconda parte.

L’IMPERFETTO INDICATIVO

L’imperfetto è certamente il tempo/modo più ricco di possibilità nel sistema verbale italiano. Per quanto riguarda il suo utilizzo per parlare del passato si elencano questi casi:

  • Descrizioni di azioni o fatti senza margini temporali rilevanti. -> Era una bella giornata.”
  • Descrizione di sentimenti. -> Aveva paura di essere scoperto.”
  • Descrizione di abitudini. -> Si vestiva solo di nero.”
  • Descrizione di caratteristiche fisiche e psicologiche. -> Era basso, aveva gli occhi verdi.”
  • Ripetizioni. -> “Da ragazza andavo al cinema tutte le domeniche.”
  • Nella narrazione di un sogno. -> Andavamo in montagna e salivo su una vetta.”
  • Per esprimere fantasia (nei giochi dei bambini”. -> “Facciamo che io ero un soldato e tu eri una spia.”
  • Per esprimere qualcosa che poteva accadere, ma che non è accaduto. -> “Quasi morivo di paura.”
  • Per esprimere un’ipotesi e la conseguenza di un’ipotesi irrealizzata e irrealizzabile. -> “Se lo sapevo te lo dicevo.”
  • Nel discorso indiretto introdotto da un passato. -> “Ha detto che lavorava in una fabbrica.”
  • In una narrazione in stile “verbale di polizia”. -> “Il sospettato rientrava in casa alle ore 20.”
  • In una narrazione in stile “poetico” e lontano dalla realtà. -> “Il re nasceva in una fredda giornata autunnale.”
  • Per riferirsi a un momento che ha uno stretto collegamento con suo passato e col suo futuro (effetto fotogramma di film). -> “Nel 1988 era papa Giovanni Paolo II.”
  • Al posto del condizionale composto per esprimere un’azione successiva al un’altra passata (proprio di un parlato informale). -> “Giorni fa mi ha detto che veniva (sarebbe venuto).”

IL FUTURO ANTERIORE INDICATIVO

Il futuro anteriore esprime:

  • Un dubbio -> “Quando sono tornato saranno state le due.”
  • Un’incertezza -> “Avrà capito quello che le ho detto?”
  • Una perplessità -> “Avrai pure guadagnato un bel po’, ma non ti invidio.”
  • Un’eventualità/una possibilità -> “Se hai lavorato lì allora avrai conosciuto Carlo.”
  • Un’ammissione su un fatto del passato -> “Sarò stato arrogante, ma lo rifarei mille volte.”

IL FUTURO SEMPLICE INDICATIVO

  • Il futuro semplice (così come il condizionale composto” si può usare per creare un effetto stilistico efficace in una narrazione. Ci si colloca in un momento del passato e si vede come futuro tutto quello che succede dopo. -> “Da giovani frequentavano la parrocchia. Poi diventeranno i più feroci assassini della contea.”

IL CONDIZIONALE COMPOSTO

Il condizionale composto si usa per:

  • Esprimere un desiderio del passato (ma anche del presente e del futuro) non realizzato o non realizzabile -> Avrei bevuto volentieri una cioccolata.”
  • Esprimere la conseguenza di un’ipotesi non realizzata -> “Gli avrei dato tutto (se me lo avesse chiesto).”
  • Riferire una notizia attinta da una determinata fonte e non verificata personalmente -> “Quel ministro sarebbe stato assassinato dalla mafia.”
  • Esprimere un’azione successiva a un’altra passata -> “Sapevo che prima o poi saresti arrivato.”
  • Creare un “effetto stilistico” narrativo -> ” Napoleone nacque in una piccola città. Proprio lui sarebbe diventato poi il padrone dell’Europa.”

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