Da architetto livornese non potevo occuparmi di uno dei tanti esempi di edifici lasciati al proprio destino nella città, che oggi ha la possibilità di essere restaurato. Il Tempio della Congregazione Olandese Alemanna rappresenta la testimonianza storica del multiculturalismo e della libertà religiosa da sempre presenti a Livorno; traccie della comunità si trovano già a partire dal 1600, ma l'edificio è successivo e risale al 1862. Tutta l'area era, in quegli anni, oggetto di un piano di trasformazione urbanistica che prevedeva la demolizione del baluardo e del circuito fortificato, in questo contesto s'inserisce il progetto di Dario Giacomelli, che pensa ad un edificio religioso in stile neogotico, probabilmente in omaggio alle grandi cattedrali del nord europa. La disposizione del lotto incentrava l'attenzione sulla facciata che viene disegnata per accentuare le sue linee verticali e farla ulteriormente slanciare verso l'alto; lo spazio interno fu risolto in un ambiente unico, come nello stile classico della liturgia protestante. Particolarmente significativi sono i decori floreali e fiammeggianti presenti nei dettagli della facciate che raramente si trovano in Toscana e a Livorno in particolare. Progressivamente il Tempio ha perso la propria importanza religiosa, a causa della riduzione numerica della sua comunità, questo ha portato da prima ad un terribile esempio di speculazione edilizia (il condominio realizzato in aderenza all'abside) ed in seguito al totale abbandono dell'edificio. Oggi grazie all'iniziativa del FAI "i Luoghi del cuore" è possibile, con un semplice voto, dare la propria preferenza a questo mirabile esempio di architettura neogotica col fine di ripristinarlo e riportalo ai suoi antichi fasti, ecco il link dell'iniziativa.
Ringrazio l'associazione "Livorno delle Nazioni" per le informazioni ed il materiale.