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Tempo di rassegnazione o di rivoluzione?

Creato il 12 settembre 2011 da Controcorrente

Tempo di rassegnazione o di rivoluzione?Ultimamente mi capita  spesso  di  rilevare in moltissimi cittadini di ogni età: lavoratori , intellettuali, etc ,per i quali nutro stima umana, una resa totale di fronte alla presunta evidenza dei fatti aberranti del sistema internazionale degradato   in cui viviamo, una sorta  di fatalismo  rassegnato di fronte ad un declino  inesorabile, dove non c’è speranza di salvezza e cambiamento: il tempo  del “ognuno pensi a se stesso” .

Vorrei perciò esprimere alcune riflessioni in merito,al di la’ del caso patologico italiano.

Penso che con la rassegnazione, il pessimismo, il fatalismo, ci condanniamo in anticipo alla fine. Favorendo pienamente il gioco del sistema che ci vuole ingabbiati, disperati ,prigionieri delle nostre paure e dunque immobili e non reattivi.
La mia esperienza passata mi dice che la libertà non piove certo dal cielo e che occorre conquistarsela lottando concretamente ed attivamente. Ognuno di noi è artefice del proprio e del destino altrui.
Se guardiamo ad alcuni eventi : risveglio di giovani e studenti precari, manifestazioni del popolo viola e di altri gruppi sociali di indignados si capisce che non tutti d’altra parte sono rassegnati.
Cosa manca a mio parere per cominciare a cambiare o per lo meno preparare il terreno per una rivoluzione di idee ma anche di azioni che cambi questo sistema neocapitalistico finanziario che sta riducendo interi popoli alla frutta ?
La reazione organizzata e coordinata a livello globale capace di incanalare la rabbia e la frustrazione in iniziative di lotta producenti e vincenti.
In fondo siamo milioni, ed i dominus dei poteri forti poche centinaia anche se con collegamenti capillari ben organizzati in ogni ganglio della vita economica e sociale.
Non rimpiango il periodo delle ideologie,ma è anche vero che la mancanza di un forte ideale come poteva essere quello marxiano mai applicato nella storia ed il venir meno della cultura dei diritti e delle lotte organizzate ha lasciato un vuoto cosmico che ha portato ad una mancata reazione e poi alla assuefazione e poi alla rassegnazione individualistica che fa il gioco del potere.
Il concetto di unione dei cittadini, di lotte collettive ed organizzate con obiettivi precisi ed analisi precise su come abbattere i poteri forti dopo avene capito i meccanismi ed averli individuati (questo dovrebbe essere compito di intellettuali e soprattutto di giornalisti e media più consapevoli)
A proposito dunque  di informazione  vorrei citare qui la nuova iniziativa di Michele Santoro .Su questo stesso blog avevo scritto già che  con “Tutti in piedi ” era a mio parere nata una nuova tv rivoluzionaria, al servizio dei cittadini ,una trasmissione diversa dove il reale entrava interamente in campo diventando il protagonista principe della scena. A differenza di Anno Zero, qui non c’erano infatti o limiti e censure alla libertà di espressione, mentre i protagonisti erano la società civile alla riscossa ,coloro che ogni giorno col lavoro tengono ancora in piedi il nostro paese.
Contento dunque che Santoro abbia ripreso l’Idea. E’ molto importante oggi che ci sia finalmente una trasmissione libera di informazione fuori dalla RAI di regime
La forza e novità di questo evento stava proprio nel aver riunito fisicamente e spiritualmente il ,sindacato più avanzato . il popolo ,operai giovani , cultura ,arte e gente comune .Tante belle facce finalmente , vecchi e giovani tutti uniti con un obiettivo comune. Un’operazione geniale che forse solo Santoro in Italia poteva portare a compimento.
Ma spero che Santoro sappia andare anche più il là ,perfezionando il progetto nel senso di creare una rete organizzata di controinformazione libera più’ stabile e radicata sul territorio alla luce anche di quanto scritto sopra..
Concludendo :- E’A MIO PARERE FONDAMENTALE PER CERCARE DI USCIRE DALLA PASSIVA RASSEGNAZIONE E RIDARE FIDUCIA .
-SECONDO PUNTO: OCCORREREBBE CHE QUALCUNO (forze sindacali migliori e leader di partiti migliori e più consapevoli ,fuori cioè dalla morale becera del neocapitalismo ed i suoi strumentali valori di pace sociale finta),ORGANIZZASSE E COORDINASSE APPUNTO QUESTE LOTTE COLLETTIVE.
-SONO QUESTI DUE ELEMENTI CHE PURTROPPO OGGI MANCANO ,MENTRE CI FANNO DISCUTERE COME TIFOSERIE TRA DESTRA E SINISTRA COME I CAPPONI DI RENZO LORO CONTINUANO A SUCCHIARE IL SANGUE SENZA CHE CE NEPPURE PIU’ CE NE ACCORGIAMO.
Forse la debolezza e rassegnazione di molti cittadini viene appunto da questo :
ci hanno succhiato per lungo tempo tanto sangue che ci hanno ridotto a zombi ,troppo stanchi per poter pensare anche solo a come uscirne concretamente.
Invece è fondamentale che ritroviamo insieme unità collettiva mettendo da parte le differenze ,non lasciandoci distogliere dall’obiettivo fondamentale che ci può liberare dall’incubo che stiamo vivendo.


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