Il ritorno del Lucrezia Bar alla sua storica veste di locale dedito al rock e al metal è stata senza dubbio una delle migliori notizie degli ultimi tempi per gli appassionati genovesi; pur se di capienza piuttosto limitata come nel caso in questione, anche per la collocazione logistica all’interno del dedalo di vicoli del centro storico della Superba, è innegabile infatti l’importanza di creare sempre ulteriori spazi che consentano l’esibizione in città di band desiderose di proporre dal vivo il loro materiale originale.
Il Quiescence Tour, organizzato dalla House Of Ashes, è quindi approdato sotto la Lanterna con il suo interessante bill composto da Lenore S.Fingers, Tenebrae e Shores Of Null.
La serata è iniziata purtroppo con un contrattempo che ha consentito l’inizio del concerto solo alle 23.30, con un’ora abbondante di ritardo rispetto al programma previsto; l’attesa è stata comunque ripagata, visto che i Lenore S.Fingers, per l’occasione ridotti a duo in quanto costretti ad un set acustico dai problemi di salute che ne hanno colpito un membro (al quale facciamo gli auguri di pronta guarigione) poco prima dell’inizio del breve tour, hanno regalato subito emozioni stupendo probabilmente chi non ne conosceva ancora il valore.
Federica “Lenore” Catalano ha messo in mostra quel talento cristallino che i più attenti avevano già potuto assaporare tra i solchi di uno splendido album come Inner Tales; la voce di questa giovanissima interprete incanta per la timbrica cristallina e per la naturalezza con la quale viene proposta: tenendo fede all’abusato detto per cui non tutti i mali vengono per nuocere , la veste acustica ha finito per esaltarne le doti e, ben coadiuvata dall’altrettanto bravo chitarrista Patrizio Zurzolo, la cantante reggina ha regalato ai presenti una mezzoretta di rara intensità emotiva.
Gli Shores Of Null, reduci da un album eccezionale come Quiescence, hanno ceduto per l’occasione l’onore (e per certi versi l’onere, visto l’orario dell’esibizione) di suonare per ultimi ai padroni di casa Tenebrae, ed ovviamente con l’avvento sul palco del combo romano le sonorità si sono bruscamente indurite: il fenomenale mix tra black, death e doom ha investito il pubblico che, anche per le dimensioni ridotte del locale, si trovava praticamente a pochi passi dal palco.
Le doti del quintetto in sede live non mi erano sconosciute, avendo già avuto l’occasione di vederlo al’’opera nello scorso gennaio al Colony di Brescia di supporto ai Saturnus, pertanto in questo caso non si può parlare certo di sorpresa quanto di piacevole conferma per una delle migliori metal band italiane (non può essere certo una caso, infatti, se fanno parte del roster di una label come la Candlelight).
Il loro sound originale, molto tecnico ma ricco di eccellenti aperture melodiche, che pare fatto per esaltare le doti dei singoli musicisti e di un cantante versatile e dalla notevole presenza scenica come Davide Straccione, è stato molto apprezzato dai presenti.
I Tenebrae, sono salti sul palco in un orario nel quale la stragrande maggioranza delle persone è già da un bel pezzo immersa in un sonno profondo, per cui il loro primo pensiero, alla fine dell’esibizione, è stato quello di ringraziare chi si era trattenuto sino al termine: certo non un sacrificio per chi ha avuto modo di apprezzare un lavoro come Il Fuoco Segreto ed anche la passata produzione della band di Marco Arizzi.
Anche in questo caso una citazione d’obbligo la merita un vocalist come Pablo Ferrarese , capace di disimpegnarsi con eguale disinvoltura tra diverse tonalità, che siano queste un potente growl, una profonda ed evocativa voce pulita o passaggi dalle sfumature operistiche.
La band genovese ha confermato le proprie indubbie qualità proponendo il proprio caratteristico art rock (ovvero un pregevole connubio tra progressive, rock e metal) che, per la sua peculiarità, risulta sicuramente gradito agli ascoltatori dalla mentalità più aperta, mentre non sempre lo stesso accade con chi si avvicina alla musica dotato di un inseparabile paraocchi.
A tale proposito pare che per il prossimo album ci siano in programma delle novità a livello di sound e ci si augura, pertanto, che ciò possa contribuire a sdoganare la musica dei Tenebrae nei confronti di un pubblico più ampio, senza che ne venga sacrificata nel contempo l’indubbia originalità.
In definitiva, un’altra serata all’insegna di ottima musica, e non si può fare a meno quindi di ringraziare la sempre attiva etichetta milanese House Of Ashes; a tale proposito, vi consiglio di consultarne la pagina Facebook dove potrete scoprire una formidabile offerta di concerti per prossimi mesi nell’area del nord-ovest, con nomi quali Dark Tranquillity, Obituary, Death DTA, Behemoth, Moonspell, Septicflesh e possibili ulteriori grandi sorprese nel corso del 2015.
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