Un torneo da sogno. Ecco come si presentano gli Internazionali d’Italia 2015, in programma al Foro Italico di Roma dal 7 al 17 maggio. Da sogno visti i protagonisti, dal momento che sono attesi tutti i migliori giocatori del mondo, e per la città, da diversi top player indicata come la più suggestiva del circuito. Ma il Master 1000 di Roma sarà un sogno anche per migliaia di tennisti di seconda, terza, quarta categoria e non classificati, che potranno disputare tornei di pre-qualificazione e conquistare la possibilità di giocare nella capitale. Saranno 22 in tutta Italia, due a Torino; quello maschile partirà domani al Monviso Sporting Club, quello femminile il 2 aprile al Circolo della Stampa Sporting. I vincitori delle rassegne, sparse in molte città della penisola, si troveranno dal 5 al 7 maggio al Foro Italico per un’ulteriore selezione con cui accedere al tabellone di qualificazione degli Internazionali “veri e propri”, ultimo step prima dell’ingresso nel main draw. Questa formula, già adottata da tempo negli Stati Uniti per gli US Open, è stata introdotta in Italia qualche stagione fa.
“Gli Internazionali d’Italia sono uno dei più importanti eventi sportivi con cadenza annuale che si svolgono nel nostro paese, se non il più importante” afferma Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis, “pertanto era quasi un dovere cercare di rendere questa manifestazione il più vicino possibile a tutto il paese, senza concentrarla esclusivamente a Roma, coinvolgendo più gente possibile e regalando a tutti la possibilità di sognare e perché no, di incontrare uno dei campioni internazionali della racchetta”. L’ultimo esempio è Stefano Travaglia, marchigiano classe 1991 attualmente alla posizione 205 del ranking mondiale (ma top 200 nella passata stagione), che l’anno scorso riuscì ad approdare nel main draw partendo proprio da un evento di pre-qualificazione.
Sono circa 5.000 gli appassionati che nelle prossime settimane si sfideranno sui campi da Bolzano a Messina. Una forte crescita di adesioni rispetto al passato, in linea con le ambizioni della FIT che intende allargare il tabellone e allungare la durata del torneo; rendendolo simile ai Master 1000 di Indian Wells e Miami, a 96 giocatori e su 10 giorni. “Ci stiamo dando da fare per questi due obiettivi” prosegue Binaghi, “nel 2016 l’ATP dovrebbe decidere per la trasformazione di un torneo europeo su terra rossa in un “mini-slam”. Siamo in gara con Madrid e siamo fiduciosi di poter conquistare questa assegnazione, che troverebbe poi realizzazione pratica a partire dal 2018”.
Intanto gli Internazionali d’Italia si godono il tutto esaurito delle ultime giornate, raggiunto a circa tre mesi dall’inizio dell’evento. E tra i soliti Nadal, Djokovic e Federer chissà che non si possa inserire un giocatore azzurro: “perché no” conclude il presidente FIT, “a livello femminile abbiamo avuto una finalista (Sara Errani) già l’anno scorso e i tempi sono maturi anche per un simile risultato al maschile. Andreas Seppi ha iniziato molto bene il 2015 e Fabio Fognini sta recuperando la forma migliore dopo un 2014 che l’ha visto tra i migliori al mondo; anche Simone Bolelli sta benissimo e credo che giocherà alla grande per tutta la stagione”.
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