TENNIS - Coppa Davis, Cile-Italia 0-2: Starace resiste, crack Gonzalez e si vede la luce...

Dopo 11 anni di purgatorio, compreso l'anno di inferno in serie C, l'Italia maschile del tennis forse rivede la luce del World Group; infatti, dopo la prima giornata di gare, i ragazzi capitanati da Barazzutti si trovano avanti 2-0 con la prospettiva, domani, di vincere un doppio che non si presenta facile ma senz'altro alla portata dei neosemifinalisti degli US Open Fognini-Bolelli (a meno che il primo non venga risparmiato per il singolare della terza giornata per far posto a Bracciali, unico vero doppista della squadra). Sono stati dunque Potito Starace e Fabio Fognini a portare il punto tanto agognato. Ma hanno dovuto faticare parecchio. Starace, dopo i primi due set in surplace, si è visto scivolare di mano il pallino del gioco, passato nella racchetta del n. 101 del mondo, Capdeville, che lo ha inseguito per tutto il match e quasi ripreso, anche durante il tie-break (da 5-2 per l'azzurro a 5 pari). Starace tuttavia ha tenuto saldi i nervi, visto il clima incandescente venutosi a creare in seguito ad alcune scandalose chiamate a favore del cileno e ai fischi assordanti del pubblico per metter pressione al tennista italiano. Bravo Potito quindi ad uscire fuori da una situazione ambientale e sportiva poco favorevole (al quinto forse l'azzurro avrebbe ceduto fisicamente). Peraltro la superficie veloce di gioco non è quella congeniale al campano che ha ritmi di palleggio più lenti e ragionati. Fognini invece è stato molto preciso nel primo set e un po' confusionario nel secondo, che ha ceduto ad un grintosissimo ma rabberciatissimo "Mano de petra" Gonzalez, ex 5 del mondo e finalista anni fa sul cemento australiano. Fognini ha subito la personalità e il dritto martellante del cileno prima dell'ennesimo crack (stiramento muscolare) che ha costretto il sudamericano al ritiro tra le lacrime.
Siamo fuori dal tunnel? Lo scopriremo solo vivendo. Cioè già oggi. Abbiamo due buone coppie di doppio, Bracciali-Starace e Fognini-Bolelli, contro Massu (oro olimpico in doppio con Gonzalez ad Atene 2004)e presumibilmente lo stesso Capdeville; un boccone troppo ghiotto per lasciarsi sfuggire il 3-0 definitivo.