L’abbiamo incontrato al Monviso Sporting Club, da prima testa di serie del tabellone di singolare dell’Open BNL maschile che oggi designerà il vincitore della rassegna e darà anche al finalista il pass per le prequalificazioni degli Internazionali BNL di Roma 2016. E’ il 25enne vercellese Erik Crepaldi, attuale numero 313 del mondo e già numero 262 ATP nello scorso novembre. Emozionato per questo Open BNL?: “Certo, in questi giorni di emozioni ne ho provate parecchie perché su questi campi del Monviso ho giocato dai 12 ai 14 anni difendendo i colori del circolo nelle competizioni di categoria. E’ stato pertanto un ritorno a casa”. La preparazione di ogni match, per Crepaldi, è certosina. Ha sempre fatto così?: “Mi piace curare i dettagli ed in questo sono stato instradato da mio padre Luigi. Io sono stato bravo ad apprendere ma ritengo che quello del giocatore di tennis sia un mestiere e come tale debba essere affrontato. Lo faccio con passione e non mi pesa. Ogni giorno cerco di migliorare e lavoro tanto per l’obiettivo”.
Non è sfiancante girare il mondo e non avere mai tempo per vederlo?: “Non direi. Amo viaggiare e anche durante i tornei e gli allenamenti lavoro sodo per 3-4 giorni poi me ne concedo uno di svago. Bisogna staccare, è una valvola di sfogo essenziale. Per ripartire con ancora più carica”. Il 2015 è stato per Crepaldi un grande anno. Cosa è cambiato rispetto al passato?: “Ho alzato il livello, centrando quattro successi futures e quattro finali. La classifica risultante una conseguenza di questi acuti. L’obiettivo 2016 è quello di tornare tra i migliori 300 Atp e realizzare un nuovo best ranking. Ho ancora tanta voglia di giocare e lo step da compiere è quello di portare l’asticella ancora più in alto. Il progresso è stato compiuto soprattutto sotto il profilo fisico e ti rendi conto di averlo fatto quando sei in campo. Nel complesso è legato ad un sentirsi meglio anche interiormente e all’avere maggiori certezze. Sai che, a livello futures, proprio grazie a questi progressi puoi fare la differenza. Ora devo attuare la stessa cosa nei Challenger, tornei che disputerò nella seconda parte della stagione, da giugno in avanti. Prima futures e gare a squadre con il CT Maglie”.
Nel curriculum di Crepaldi, che ama tornare a Vercelli e condividere i momenti di relax con gli amici di sempre, anche due qualificazioni Atp: “In una circostanza ho perso contro Giraldo 6-4 al terzo. In un’altra 7-6 al terzo contro Krajinovic. Esperienze importanti, che fortificano, come quelle vincenti vissute superando Vanni e Sjisling. Ti rendi conto che puoi competere anche con i big e questo accresce l’autostima”. Specialista dell’outdoor sul duro, Erik sa che deve ancora progredire sotto alcuni aspetti del gioco: “Sto lavorando per migliorare l’approccio a rete. Potrebbe voler dire ridurre gli scambi ed essere più lucido quando occorre chiuderli. Senza naturalmente snaturare il mio gioco, fatto di timing sulla palla, colpi piatti e anticipi”. Sul giocatore preferito non ha dubbi: “Agassi, senza dubbio, in ragione della personalità e delle caratteristiche tecniche”. Una carriera, quella del vercellese, ancora tutta da disegnare e naturalmente in salita. Ieri Crepaldi è stato sorpreso dal toscano Trusendi, che lo ha superato in due set (6-2 6-1).
La foto è di Anna Miletti