TENNIS - Fed Cup, a Rimini Italia-Usa: Errani-Vinci, a voi le luci della ribalta.

Che Sara Errani e Roberta Vinci si sarebbero prese in singolare il posto di Pennetta e Schiavone era impensabile sino ad almeno un annetto fa. Invece eccole lì, baldanzose protagoniste del primo turno di Fed Cup in quel di Rimini, dove il "105 Stadium" è stato per l'occasione riempito di terra rossa per la gioia della Errani (finalista al Roland Garros 2012 e 7 del mondo) e un po' meno della Vinci (n.16 del ranking però anche per i progressi sulla terra). Senza contare che insieme formano la coppia numero 1 al mondo avendo vinto praticamente tutto nell'ultimo anno e mezzo, fatta eccezione per quella medaglia olimpica che manca al nostro tennis da quasi un secolo. Ma le americane che si troveranno al cospetto delle ragazze italiane capitanate dal solito Barazzutti, sono orfane delle sorellone Williams, che snobbano l'evento (la Coppa Davis al femminile) da sempre. Così sulla carta le azzurre sono assai favorite contro le ragazze di Mary Joe Fernandez, ovvero la mancina naturalizzata kazaka Varvara Lepchenko (21 del mondo), la veloce Jamie Hampton (64) e l’ex bambina prodigio Melanie Oudin, 86 del ranking WTA (in doppio gli Usa schierano una specialista, l’altra naturalizzata, sudafricana, Liezel Huber).
Il sorteggio ha sancito che domani alle 15 è Errani-Hampton il primo singolare, con a seguire Vinci-Lepchenko, mentre domenica alle 13.30 Errani-Lepchenko e poi Vinci-Hampton (diretta su RaiSport2 e differita SuperTennis). Nei precedenti, il risultato è Italia-Usa 2-9, ma l’Italia ha vinto gli ultimi due, in occasione delle finali 2009 e 2010. La vincente di Italia-Stati Uniti sfiderà il 20-21 aprile in semifinale la vincente fra le campionesse uscenti della Repubblica Ceca e l’Australia. Nella parte bassa del tabellone, Russia-Giappone e Serbia-Slovacchia. Alla Errani e Vinci quindi le luci della ribalta, sperando che l'emozione non le tradisca e che, a punteggio acquisito, lascino spazio alle compagne Karin Knapp (122 del mondo) e all’esordiente Nastassja Burnett (155).