L’età non conta: a 33 anni, con 1000 vittorie in bacheca, Roger Federer è pronto a dare ancora spettacolo e ad alzare altri trofei. Magari già a partire dall’Australian Open, il primo Slam stagionale che si apre lunedì a Melbourne. Rispetto a 12 mesi fa, il fuoriclasse svizzero si presenta con il morale alle stelle.
Federer festeggia la millesima vittoria a Brisbane (independent.co.uk)
Federer: “Non so se ho mai giocato così bene”. “Lo scorso anno avevo una nuova racchetta, venivo da problemi alla schiena. Mi sentivo bene ma non avevo certezze, avevo bisogno di qualche match per ingranare. Poi, Stefan Edberg era appena arrivato nel mio angolo: insomma, tanti cambiamenti. Ora, invece , è tutto più tranquillo”, dice. A Melbourne, il numero 2 del mondo debutterà contro il taiwanese Yen-Hsun Lu.
La condizione psico-fisica del campione svizzero in vista della stagione tennistica 2015. “Finora ho giocato bene, senza problemi, ho vinto a Brisbane: sono molto più sicuro. Con Stefan lavoreremo insieme per una decina di settimane quest’anno, Severin (Luthi, il coach, ndr) farà gran parte del lavoro”, aggiunge prima di soffermarsi su aspetti più tecnici. ”Non ho mai servito con più forza e con più regolarità. Almeno, secondo me è così. Probabilmente la racchetta mi ha aiutato un po’. Di base, credo che la mia concentrazione sia al top. Il mio rovescio funziona meglio di quanto non abbia fatto in passato. Sto giocando benissimo, non so se stia giocando il miglior tennis della mia carriera ma sono decisamente felice per come sono andate le cose negli ultimi 6 mesi”, evidenzia. Il 2014 si è chiuso con il trionfo in Coppa Davis.
Il 2015 è iniziato dopo vacanze più brevi del solito. Il calendario della stagione di Federer verrà rimodulato nelle prossime settimane in base alle condizioni fisiche. “Rivedrò i programmi dopo l’Australian Open, ho bisogno di un break perché le vacanze alla fine dello scorso anno sono state brevi. Non è nemmeno una situazione negativa, sono tornato ad allenarmi e non ho avuto bisogno di ritrovare il feeling con la racchetta. Ho dovuto mantenere la condizione e non ho avuto bisogno di svolgere un lavoro particolarmente duro”, osserva.
“Più qualità e meno quantità in allenamento”. ”Quando si è più giovani, bisogna allenarsi senza pensare alla fatica. Con maggiore esperienza, invece, è più facile capire cosa serva per arrivare in condizioni giuste ad un torneo. Ho 33 anni, le cose sono cambiate rispetto a 10 anni fa: preferisco puntare sulla qualità e non sulla quantità in allenamento”, dice ancora, senza chiarire se la Coppa Davis quest’anno farà parte dei programmi. “La Coppa Davis è sempre stata un obiettivo per me, per il mio team, per la Svizzera. Dopo 15 anni, l’ho vinta. Ora vedremo, valuterò la situazione dopo gli Australian Open”. (ADNKRONOS)