Una nuova sfida alla soglia dei 60 anni, che compirà nel prossimo marzo. E’ quella che ha colto Gipo Arbino, storica figura tra i tecnici del tennis piemontese e nazionale: “La mia decisione di far parte della nuova realtà targata Ace Tennis Center di Volvera è legata alla qualità del progetto e al fatto di credere che possa rappresentare un valore aggiunto per i ragazzi che seguivo e mi hanno seguito in questo ulteriore capitolo della mia storia professionale. Sono un collaboratore dello staff, non quindi il direttore tecnico, figura che ho ricoperto per quasi 30 anni nei diversi circoli nei quali ho operato. Sotto questo punto di vista ho compiuto un grosso bagno di umiltà”.
Parliamo del progetto per come un grande e navigato professionista l’ha interpretato e condiviso: “L’elemento dominante è quello della grande qualità, sempre in primo piano. In questo centro di allenamento agonistico non ci sono le problematiche di convivenza con i soci che caratterizzano, e non potrebbe essere diversamente, i circoli tradizionali. Un progetto condiviso che ci richiama al confronto costante affinchè si arrivi tutti a parlare la stessa lingua, con la supervisione di Fabio Ponzano, impegnato a ricordare l’importanza dell’atteggiamento in campo e fuori e ribadire il fulcro del lavoro da compiere per raggiungere l’obiettivo”.
I ragazzi faticano ad adeguarsi a queste metodologie per alcuni aspetti rigide e giustamente professionali?: “E’ fondamentale che capiscano che tutto viene fatto per il loro bene. Il tennis di alto livello dice quale strada occorre seguire per arrivare. Chi ha l’atteggiamento giusto non ha mai avuto problemi e non li avrà. L’attezione ai dettagli è massima, anche per questo”.
Parliamo dell’ultimo giocatore che sei riuscito a far avvicinare al tennis professionistico, Lorenzo Sonego, da alcuni mesi impegnato negli allenamenti all’Ace Tennis Center di Volvera e che in poco tempo ha scalato circa 1000 posizioni Atp. Quale obiettivo vi siete posti?: “Quello di entrare nei top 100. Non sono riuscito a conseguirlo con alcuni giocatori che ho portato in ambito internazionale, vedi Disderi, Chieppa e Giraudo e ritengo che qui a Volvera ci siano le condizioni giuste per provare a farlo. Un obiettivo da raggiungere per step. Alla fine del 2015 si cercherà di entrare nei top 500 della classifica mondiale, considerando che da gennaio a giugno Lorenzo non dovrà difendere alcun punto. Faremo dei tornei mirati, Futures e Challenger, con alcuni Open che intercaleranno l’attività ma solo di carattere allenante”.
Su quali aspetti tecnici lo staff dell’Ace sta lavorando con Lorenzo?: “In particolare sul rovescio e sulla risposta. I progressi, ad oggi, mi sembrano già evidenti. Sonego fa otto sedute di allenamento la settimana, di 4 ore al mattino (2 di tennis e due di preparazione atletica) e 4 al pomeriggio con uguale suddivisione. Frequenta inoltre l’ultimo anno delle Superiori. Reecentemente è anche arrivata la convocazione a Tirrenia da under 19, nell’ambito di un nuovo progetto della Federazione per seguire i giocatori d’interesse che hanno avuto una storia agonistica differente rispetto per esempio a quella di Donati e Napolitano. Un’opportunità ulteriore di accrescimento in competenze, per lui e il sottoscritto. Progetto che vede in prima linea come tecnici Rianna e Infantino. Chiudendo con Sonego sottolineo che la sua forza sta anche e soprattutto nel saper analizzare le situazioni, gestire bene le pressioni e metabolizzare in fretta le eventuali sconfitte”.
I tuoi obiettivi all’Ace Tennis Center di Volvera?: “Contribuire al miglioramento di tutti. Per questo sono tornato in campo a seguire anche i più piccoli. Un impegno per certi aspetti duro ma al contempo gratificante”.