Drousile Dzeubou ha ereditato dal padre, Francois, la passione per il tennis ed ha iniziato a tradurla in fatti alla tenera età di 7 anni: “Al DLF di Torino – precisa – con i maestri Marcolongo e Abascià. Il tennis mi è sempre piaciuto, anche se per un certo periodo ho provato una sorta di piccola crisi da rigetto. Poi mi ci sono rituffata ed oggi sono molto contenta e motivata”. Cosa hai trovato all’Ace Tennis Center di Volvera?: “Sono seguita e curata. Nulla qui è lasciato al caso. Mi alleno tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, per 4 ore di seduta ogni volta. Frequento la 4.a Liceo Scientifico e talune difficoltà a conciliare le due cose, inutile negarlo, affiorano. Cerco di superarle studiando la sera o al mattino presto. Il segreto, come spesso diciamo tra noi giovani tennisti, è organizzarsi bene”. Il sogno nel cassetto?: “Diventare una numero 1”. L’obiettivo a breve, quindi targato 2015?: “Conquistare i primi punti Wta e scalare le classifiche, italiana e mondiale. Per far questo giocherò qualche 10.000 $ ITF, tornei Open e qualche ETA di categoria”. Drousile ha un’attuale classifica di 2.5 ed è nata il 14 aprile del 1996. Quali doti maggiormente ti riconosci?: “Senza dubbio la potenza dei colpi ed il fatto di saper gestire le situazioni di campo e le emozioni”. Su quale parte del gioco stai lavorando?: “Sto cercando di lavorare di più la palla, andando più sotto, in particolare con il rovescio. Questo per diminuire la percentuale di errori”. Un lavoro costante nel quale Drousile è impegnata all’Ace Tennis Center di Volvera, che definiresti come?: “Un centro nel quale puoi realizzare i tuoi obiettivi!”.
Guardando ai grandi del tennis mondiale, a chi ti ispiri?: “In campo femminile a Serena Williams, Flavia Pennetta e Sloane Stephens. Nel settore maschile a Roger Federer…ma è quasi scontato dirlo. Ammiro però molto anche David Ferrer, per la tenacia che ha sempre contraddistinto il suo modo di intendere il tennis, in partita e in allenamento”. Ispirazioni che Drousile accompagna con un’amica speciale, alla quale non rinuncerebbe mai, “l’amata musica”. E sulle sue orme si sta muovendo anche il fratello Douvier: “E’ bello, in famiglia – conclude Drousile – anche condividere la passione per lo stesso sport”.