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TENNIS - Internazionali d'Italia al via: Tredici azzurri per una finale che manca da 36 anni.

Creato il 11 maggio 2014 da Andreakur
Primo caldo e primi colpi di racchetta: ormai si consolida il binomio in maggio quando partono gli Internazionali d’Italia di tennis, l’unico torneo vero dello Stivale con una tradizione di rilievo, importante. In Campidoglio c’è stato il sorteggio dei due tabelloni di singolare della 71ma edizione e, campioni a parte che per fortuna non hanno dato forfait (Federer, Djokovic e Serena Williams erano in forse), per una volta tanto guardiamo in casa nostra, agli atleti azzurri. Ce ne sono tredici in tutto, sei uomini e sette donne, partecipazione numerosa, da Grande Slam.
Nel maschile, la prima considerazione da fare è che per vedere un italiano in finale al Foro Italico bisogna riprendere le vecchie foto Polaroid di 36 anni fa che immortalavano un intramontabile Adriano Panatta soccombere di fronte a Borg, e che “Pippo” Volandri, solo sette anni fa, ci illuse di poter almeno eguagliare il record giacché giunse in semifinale dopo una cavalcata incredibile (fatti fuori Gasquet e Federer). Quest’anno si punta su Fognini, eroe di Davis contro Murray e simpatico guascone quando c’è da incavolarsi. Perché il tennis è anche passione, arrabbiatura, sudore, mica solo professionismo all’ennesima potenza! Il ligure ha pescato quel “mattarello” del ceco Rosol, finalista a Bucarest due settimane fa e in grado di alternare grandi prove a prove mediocri. Vincesse Fognini avrebbe Dodig o Delbonis (meglio il primo…) per poi attendere Federer neo papà al quadrato. Il secondo azzurro in ordine di classifica, Andreas Seppi, sfida Tommy Haas, 36enne di belle speranze (finalista a Roma nel 2002 contro Agassi), da cui ha perso dieci giorni fa a Monaco, dando però l’impressione di non essere così lontano dal teutonico. Insomma, se po’ fa’… E riecco Volandri, wild-card, che ama la terra del Foro Italico più di ogni altra cosa ma che affronterà quel francese Simon da cui ha sempre perso. A vederla così, sembrano due giocatori un po’ in ribasso, un po’ per l’età e un po’ per gli acciacchi fisici, ma il livornese può tentare il colpaccio, anche se il pronostico gli è avverso. Il che significherebbe poi sfidare il titano Nadal. Passiamo al siciliano Cecchinato che si è guadagnato la wild card vincendo le machiavelliche pre-qualificazioni; se la vedrà con l’olandese Sijling che non struscia pallina da due mesi e che predilige le superfici veloci. Per entrambi quindi l’occasione per superare un turno ad un torneo così grande. Restano Lorenzi e Bolelli, entrambi alle prese con un qualificato che conosceremo domani. Dovesse passare il primo (wild card), incrocerà lo svizzero Wawrinka, quest’anno trionfatore in Australia e a Montecarlo ma capace di scivoloni inaspettati. Bolelli ha una striscia di dodici partite vinte di seguito ma in torneini come Vercelli e Tunisi, e passare il primo turno significherebbe vedersela con lo sparapalle canadese Raonic, bombardiere da veloce non certo da terra rossa.
E le nostre ragazze? Non ce ne siamo dimenticati. Sara Errani, ancora la migliore del lotto, attende una qualificata mentre la Pennetta (o la Signora Fognini, fate vobis), che la tallona in classifica mondiale, ha l’austriaca Meusburger, con cui ha sempre vinto. E’ difficile il primo turno per Roberta Vinci contro la mancina russa Makarova, graziosa quanto insidiosa sulla terra, ma se lo passasse potrebbe dar vita all’ennesimo derby con l’amica Errani (altro titolo di doppio vinto assieme a Madrid), derby che la tarantina ha sempre sofferto dal punto di vista emozionale. Per Francesca Schiavone, poi, che nel 2014 ha vinto solo tre partite, c’è l’ostacolo danese Wozniacki, altra giocatrice in crisi, di risultati e di idee (è tornata a farsi allenare dal padre). E’ la diciassettesima apparizione consecutiva della milanese al Foro: ma che match sarà? Malissimo è andata alla Giorgi, giovane marchigiana rampante, la prima delle nouvelle vague del tennis rosa italiano, la quale giocherà contro la pulce slovacca Cibulkova, una delle giocatrici più veloci del circuito femminile, quella che negli ultimi tempi ha fatto più progressi in termini di gioco e di classifica. Di certo è un bel banco di prova per la Giorgi, vedremo se reggerà botta. Pessimo sorteggio anche per la Knapp (che non vince un match da febbraio) la quale è stata accoppiata alla bella serba Ivanovic, recente finalista a Stoccarda con quarti a Madrid. Match sembra senza storia. Chiudiamo con la mora Burnett, un po’ frenata dai problemi al gomito, che se la vedrà con la spagnola Muguruza; ha vinto l’unico precedente ma tutto dipenderà dalla condizione atletica dell’azzurra.

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