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TENNIS - Internazionali d'Italia, finale del doppio femminile: Errani e Vinci, un trionfo atteso una vita.

Creato il 20 maggio 2012 da Andreakur
Agli Internazionali d'Italia l'ultima coppia tutta italiana a vincere il torneo fu Reggi-Cecchini nel 1985, ma si giocava a Taranto. Così Vinci ed Errani hanno pensato bene di abbattere questo infame tabù aggiudicandosi la finale in un match molto tecnico, a volte anche spettacolare per le schermaglie sotto rete con le colleghe russe Makarova e Vesnina, le stesse già battute a Madrid lo scorso week-end. Causa la posta in palio, l'inizio della partita è stata un po' tremebonda da entrambe le parti, tanto da registrare cinque break consecutivi, con la Errani brava a tenere il servizio che è valso il 4-2. Il secondo break per le piccole azzurre arriva al settimo gioco ed è frutto di tre lob vincenti, due della Errani e uno della Vinci, con quest'ultima che ha chiuso il set 6/2 addirittura con un ace. La seconda frazione è stata più equilibrata perchè le italiane sono un po' scese dal punto di vista fisico mentre le russe sono salite nel livello di gioco, soprattutto nella Vesnina, che cercava da fondo i colpi della Errani per passare di sorpresa la Vinci sotto rete. Ciò ha significato il momentaneo 4-2 per le russe, subito controbrekkate al settimo gioco grazie alla solita efficace volèe di diritto della Vinci. Vinci che ha preso per mano la coppia, lei che è di certo più doppista, più specialista rispetto alla Errani. Così il 4 pari è stato uno scherzo, con la stessa Vinci che prima ha tenuto il servizio del 5 pari e poi ha suonato la carica per il break decisivo all'undicesimo game, complice uno dei pochi errori nel set della Vesnina (rovescio in rete). Il 7/5 del trionfo, dopo un'ora e ventitrè minuti di gioco, è arrivato al secondo smash della Errani, la quale quest'anno risulta la donna del circuito con più successi all'attivo, otto in tutto, cinque in doppio (appunto con la Vinci, senza dimenticare le finali agli Australian Open e Miami) e tre in singolare. "E' il sogno di qualsiasi giocatore italiano quello di vincere a Roma", ha commentato la Vinci, la quale ha ringraziato il pubblico dichiarando che, "se abbiamo vinto il torneo, è anche merito loro, che hanno riempito i campi dove giocavamo". Si può quindi sognare una medaglia a Londra, cosa che nel tennis non avviene da un secolo? "La superficie è diversa ma perchè no, stiamo giocando bene, abbiamo battuto facilmente le attuali nunero uno del mondo (le americane Huber e Raymond, ndr) e di certo ce la metteremo tutta". Gongolerà il presidente Binaghi che ritroverebbe una medaglia pesantissima da mettere sul piatto della sua rielezione, la terza di fila, senza opposizione e con la promessa della prima ora (in politichese) di stoppare a due i mandati elettorali.

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