Magazine

TENNIS - Internazionali d'Italia, l'azzurra batte la Jankovic: Errani in finale al Foro per la storia.

Creato il 17 maggio 2014 da Andreakur
Missione compiuta: Sara Errani da Bologna, undicesima giocatrice al mondo, è in finale al Foro Italico, 64 anni dopo l’italo-tedesca Ullstein-Bossi, 36 anni dopo l’intramontabile Adriano Panatta o se volete anche meno, 29 anni dopo Raffaella Reggi, ma in questo ultimo caso la faentina vinse l’edizione made in Taranto del torneo. E con la Reggi la Errani ha molte similitudini, nel bene (aggressività, tigna, carattere, grinta, fondamentali da fondo) e nel male (servizio, davvero inconsistente, malgrado l’accorgimento del mezzo mulinello alla Jay Berger). Se ne è accorta anche la sua contendente diretta, la serba Jelena Jankovic, gran fisico, colpi potenti e vincenti alternati ad altri lunghi o in corridoio, un po’ lenta negli spostamenti laterali e nervosetta, troppo nervosetta per reggere l’onda d’urto del tennis muscolare della Errani. La cronaca del match è zeppa di alti e bassi, nel punteggio come negli errori. L’azzurra è partita subito in tromba facendo capire alla serba, con due smorzate vincenti, come avrebbe impostato il match, sui cambi di ritmo. Ha avuto tre palle break la Errani già al secondo gioco ma il cross stretto di diritto, che ha sancito la parità (la Jankovic serviva sul 2-1 in proprio favore), ha aperto la strada al secondo break dell’azzurra, al sesto gioco e alla quinta opportunità, grazie ad un passante vincente susseguente ad una riga benevola alla bolognese. Si va sul 5-2 Errani anche perché la Jankovic sparacchia fuori un diritto e poi l’inevitabile 6/3 per l’italiana dopo 49 minuti di gioco. Nella seconda frazione, però, la musica cambia da subito. La Jankovic, con due aces nel primo gioco, fa valere la differenza nel servizio (per la Errani una velocità di palla della seconda pari a 90 km/h e anche meno!), sciupa tre palle per il 2-0 ma il break è nell’aria e arriva al quarto gioco con un magnifico rovescio lungo linea. La serba capitalizza il vantaggio issandosi 4-1. La partita sembrava destinata al terzo set invece… “al cambio di campo ho chiamato il mio coach e lo devo ringraziare perché mi ha detto di pensare a giocare punto su punto e che così facendo avrei vinto il match”, ha confessato la Errani di fronte alla platea romana. E così è stato. La bolognese ha ripreso fiducia, ha continuato a far correre la sua avversaria (che nel frattempo accusava, spazientita, stanchezza e irascibilità) e l’ha controbreakkata al settimo gioco con un perfetto diritto lungolinea. Sulla scia dell’entusiamo l’azzurra saliva 5-4 e servizio (4 giochi vinti consecutivamente) ma la serba ha avuto un sussulto di orgoglio giocando molto bene il game di risposta. Poi però la Jankovic ha fatto e disfatto tutto e la Errani è stata brava a crederci sino in fondo: 7/5 in un’ora e ventotto minuti complessivi di gioco. E domani appuntamento con la storia, contro la vincente di Serena Williams-Ana Ivanovic: meglio la seconda, per noi (valore estetico) per lei (valore tecnico).

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :