L’incognita, dunque, questi passaggi a vuoto, reiterati e non sempre facili da contrastare. Dalla parte opposta della rete ha trovato una giocatrice più esperta, la slovacca Kristina Kucova, abituata a palcoscenici importanti e già numero 103 del mondo nell’ormai lontano 2009, nonchè numero 2 del seeding a Beinasco. Una Kucova che fa della mobilità e della forza dei fondamentali da fondo campo, entrambi bimani, i cardini del proprio gioco. Ingredienti dunque ideali per dar vita ad un degno atto per l’assegnazione del titolo, scattato alle 15,30 sul centrale dell’USD Tennis Beinasco.
E così è stato. Kucova avanti nel set iniziale 5-1, grazie a meriti propri, pochi errori e tanta mobilità, e demeriti di giornata della Krejcikova, fallosa con il diritto, il suo colpo normalmente più efficace e poco incisiva al servizio. Poi ecco il suo risveglio, con tre game giocati in bello stile per il 4-5. Qui è stata abile la sua rivale chiedendo un medical time-out di 3 minuti per un piccolo risentimento muscolare. Interrotta la carica della Krejcikova, ecco il break per il 6-4 del primo set. Nella seconda frazione ancora Kucova avanti 3-0, con la ceca sull’orlo del baratro. Di classe ha reagito salendo sul 3-3 in virtù di palle corte perfette giocate da entrambi i lati del campo. Ha proseguito l’allieva della Novotna, fino al 6-5 e servizio. Nuovo blocco, più mentale che tecnico, per il 6-6 ed il tie-break, vinto per 7 punti a 3 dalla slovacca: “Ero la seconda testa di serie a Beinasco ma le rivali trovate in tabellone valgono molto di più dell’attuale loro classifica. Ho giocato bene incontri difficili e sono uscita vittoriosa da situazioni complicate. Questo mi ha dato fiducia. La mia forza è il movimento e la voglia di non mollare mai. Sono molto felice per questo titolo, fortemente voluto”.
Ottimo il bilancio dell’organizzazione: “Il piacere più grande provato in questi otto giorni è stato ricevere apprezzamenti da parte delle atlete per la nostra ospitalità e l’essere stati celeri nell’intervenire a soddisfare le loro richieste. E’ importante perchè il loro passaparola positivo – sottolinea il presidente del circolo Sergio Testa – rappresenta un biglietto da visita nell’intero circuito, anche pensando alle prossime edizioni”. “Accresciuto il livello tecnico – precisa il direttore di torneo Andrea Taragni – soprattutto per quanto concerne la media delle giocatrici iscritte, anche in qualificazione. Bene le italiane, con le punte di Martina Caregaro e Giulia Gatto Monticone. Hanno offerto spettacolo e contribuito a tenere alto l’interesse attorno al torneo. Un plauso e un grazie a tutti i nostri volontari che si sono prodigati nell’arco di queste splendide giornate”.
Intanto il primo titolo del torneo, quello del tabellone di doppio, era stato assegnato nella finale di ieri (venerdì 27 febbraio) ed era andato al tandem composto dall’olandese Demi Schuurs e dalla cilena Daniela Seguel, su quello formato dalla svizzera Xenia Knoll e dall’azzurra Alice Matteucci. Successo del primo per 11-9 al match tie-break.
Risultato finale: Kucova – Krejcikova 6-4 7-6 (3)