Matteo Donati è come un escavatore costantemente al lavoro per aprire varchi, nel suo caso in classifica mondiale. Da domani entrerà per la prima volta in carriera tra i top 200 (n° 188 Atp) in virtù dei risultati di questa settimana nel Challenger da 42.500 euro di Todi (semifinale) e di quelli centrati in stagione (finale nel Challenger di Napoli, 2° turno di main draw agli Internazionali BNL d’Italia e turno decisivo delle qualificazioni a Wimbledon i più eclatanti).
L’ultimo suo torneo era stato nobilissimo
Proprio dai nobili prati inglesi di Roehampton, anticamera dell’All England Club di Wimbledon, il 20enne alessandrino ha ritrasferito il proprio tennis sulla più amata terra rossa umbra e messo in mostra altri progressi. Gli hanno permesso di qualificarsi nel main draw di cui sopra e battere in sequenza il francese Lucas Pouille, numero 4 del seeding e 96 del ranking mondiale, nonché il canturino Andrea Arnaboldi, tenace lavoratore che ha palesato anch’egli grandi miglioramenti stagionali, in classifica e nel gioco.
Matteo sconfitto in semifinale a Todi
Ieri la sfida di semifinale contro l’argentino Nicolas Kicker, 22enne destrorso specialista dei futures, 10 quelli vinti in carriera di cui tre nel corrente anno agonistico e tutti nella terra d’origine, grazie ai quali si è costruito il best ranking di n° 197 Atp. E’ stato proprio il sudamericano ad imporsi, sfruttando una giornata non eccezionale del piemontese in risposta, per 7-6 4-6 6-3 e recuperando dallo 0-2 nel set decisivo ed ancora dall’1-3.
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