di Roberto Bertellino
Risultati del genere, ottenuti con tanta continuità, non possono essere casuali, bensì frutto di lavoro e miglioramenti tecnici, soprattutto in due colpi fondamentali come il diritto ed il servizio. Confermi?: “Assolutamente. Nel servizio ho cambiato la tecnica, passando da un’esecuzione con i piedi larghi ad una di chiusura con i piedi uniti. Ho ottenuto così maggior potenza, di circa una decina di chilometri orari e un miglior caricamento del braccio. Sul diritto sono sempre più sicuro, tanto da poterlo definire oggi, in particolare nell’esecuzione anomala, il mio colpo migliore. Ha superato, in efficacia, il rovescio. Ho compiuto progressi anche sotto il profilo atletico e per quanto concerne gli spostamenti laterali”.
Nel complesso cosa è cambiato da inizio stagione?: “Sono più tranquillo in campo – prosegue Matteo – e cerco di incanalare le energie solo nel match, distraendomi meno e concentrandomi maggiormente sul gioco, indipendentemente da eventuali chiamate dubbie o sbagliate”. E i tuoi extratennis?: “Studio, amici e famiglia. Il prossimo anno, a giugno, darò l’esame di maturità al termine di un percorso in una scuola privata. Effettuo test di verifica nel corso dell’anno non potendo frequentare a causa dei miei impegni sportivi”.
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