La politica dei piccoli passi, quella applicata nella crescita costante da Matteo Donati e dallo staff che lo segue, continua a dare i suoi frutti. Al termine della scorsa stagione l’alessandrino, classe 1995, aveva detto che puntava a chiudere il 2014 attorno alla 250esima piazza del ranking mondiale. Nonostante la sua annata non abbia avuto picchi stratosferici ecco che la programmazione effettuata, mixata tra futures e Challenger, alcuni praticati passando attraverso le qualificazioni, altri grazie alle wild card ricevute, sta dando i risultati auspicati. Ieri Matteo Donati, detto “Donats” ha fatto registrare il best ranking di carriera, con la posizione numero 288 della classifica Atp. Le ultime sue apparizioni agonistiche, in due futures danesi, lo hanno visto centrare prima una finale, poi una semifinale. Tra le perle 2014 i quarti di finale nel Challenger di Vicenza. La progressione dunque continua e per trovare un’accelerazione dovrebbe passare ora attraverso qualche altro brillante prestazione a livello Challenger. Intanto Donati si è tolto la soddisfazione di superare in graduatoria un predestinato come Gianluigi Quinzi, marchigiano che non ha ancora valicato la soglia dei top 300 Atp.
Buona cavalcata, da inizio stagione, anche quella del gemello tennistico di Matteo Donati, Stefano Napolitano, ieri salito al posto n° 504 del mondo, con un miglioramento di oltre 300 posizioni rispetto ad inizio 2014. Stabile il vercellese Erik Crepaldi, un altro vercellese, Pietro Rondoni, si sta avvicinando ai top 600 Atp. Il Piemonte dei giocatori che cercano di diventare a tutti gli effetti professionisti è dunque vivo e vitale. A questi giocatori occorre aggiungere Edoardo Eremin, classe 1993, un po’ in stallo, e Lorenzo Sonego, recentemente ai primi punti Atp e con una carriera ancora tutta da disegnare.
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