Magazine Sport

Tennis: preparazione atletica, una cosa seria all’Ace Tennis Center di Volvera

Creato il 14 dicembre 2015 da Sportduepuntozero

Siamo tutti consapevoli dell’importanza che ormai riveste la preparazione atletica nello sport e nel tennis in particolare. Strutturarsi per professionalizzarla è un dovere delle migliori scuole su scala nazionale e in prima linea nel settore c’è, senza paura di essere smentiti, quella dell’Ace Tennis Center di Volvera. Curano questo delicatissimo settore Matteo Ponzano ed Edoardo Deiro, con sincronismi perfetti e sempre in piena collaborazione. E’ il primo a spiegare la filosofia operativa: “Si lavora individualmente, con meticolosa attenzione alle caratteristiche, ai bisogni, agli aspetti fisici e tecnici dell’allievo, e questo su costante indicazione del coach che lo segue sul campo di gioco. I programmi sono pertanto personalizzati nel rispetto della politica della dirigenza che punta sulla qualità e non sulla quantità”. La sinergia con il coach è assoluta: “Molto spesso – prosegue Matteo Ponzano – lavoriamo sul campo con esercizi specifici che il maestro trasforma immediatamente sul terreno di gioco. Ci si ispira, per quanto concerne la preparazione atletica, al metodo denominato GSA (Global Systemic Activation), ideato dallo spagnolo Javier Capitaine, tra gli altri preparatore atletico di Fabio Fognini”.

Quanto è il tempo medio che un vostro allievo dedica alla preparazione atletica?: “La seduta base dura 1 ora e mezza, riscaldamento e defaticamento esclusi. Siamo impegnati nel riprodurre le stimolazioni di campo anche quando ci si allena a livello fisico. Anche con i più giovani l’impronta della preparazione atletica è già all’80% specifica per il tennis poiché chi viene da noi ha già la volontà di allenarsi per diventare un giocatore di tennis”.

Alla seconda stagione di lavoro presso l’Ace Tennis Center, come giudica la crescita dei singoli?: “Direi ottima, soprattutto per quanto concerne l’assimilazione del concetto che per arrivare occorre sacrificarsi e impegnarsi duramente”. Il vostro obiettivo principale?: “Far sempre più acquisire ai nostri giocatori questa cultura dell’esercizio e del lavoro. Quindi accompagnarli nella crescita nel miglior modo possibile dando loro e sempre di più gli strumenti fondamentali per diventare tennisti”.

Anche l’esempio di chi è già professionista, come la tennista Wta Marina Kachar, aiuta questo processo: “E’ indubbio. Marina è una giocatrice Wta e pertanto tutto il lavoro viene impostato in funzione della programmazione agonistica dei tornei. Ha un enorme potenziale fisico ed è stimolante lavorare con lei, anche in ragione della sua voglia di imparare cose nuove, di capirne l’origine e di volersi sempre confrontare con l’interlocutore. Un vero esempio per i nostri ragazzi, da seguire anche per impegno e abnegazione. E’ stabilmente presso l’Ace Tennis Center e si allena 7 ore al giorno, suddivise in quattro di tennis e tre di preparazione atletica. Al mattino 2 ore con la racchetta e 1 e mezza di preparazione, con particolare attenzione alla flessibilità e all’elasticità. Al pomeriggio altre due ore di tennis e un’altra ora e mezza di atletica, basata su lavori condizionali più pesanti”.

Torniamo al vostro impegno professionale con la base. Fate anche molti esercizi particolari. Ne descriva alcuni: “Sono con gli occhi bendati o le orecchie tappate, per esaltare gli analizzatori, od ancora utilizziamo delle palline piccole e irregolari per stimolare maggiormente i riflessi. Anche nell’utilizzo dei pesi cerchiamo sempre delle affinità biomeccaniche con il gesto sul campo di gioco. Curiamo la forza allenante in modo asimmetrico, in piena assonanza con la natura stessa del tennis. Questo vuol dire lavorare sull’intero corpo in modo oculato e specifico, considerando l’obiettivo finale, ovvero portarlo a diventare quello di un vero giocatore”.

Intanto mentre progrediscono gli atleti del centro crescono anche coloro che li seguono con certosina professionalità. Un “do ut des” che è garanzia di successo e qualità. Al pari dell’importante collaborazione ormai instaurata da due anni da Matteo Ponzano con il Centro Ricerche dell’Università degli Studi di Torino, Facoltà di Scienze Motorie: “Una ricerca scientifica incentrata per quanto mi concerne sul tennis – conclude Matteo – che rappresenta un arricchimento personale e professionale nonché per la nostra attività”.

La foto è di Sergio Errigo


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :