TENNIS - Roland Garros, ottavi di finale femminile: Cuore di Errani, è nei quarti.

Quando era stesa così, orizzontale, ad abbracciar la terra rossa di Parigi, in preda a crampi addominali e con le manine del medico (rigorosamente donna della WTA) che le massaggiava la parte dolente, sul 5 pari 40 pari del primo set, era lecito pensare che avrebbe gettato la spugna. O perso per l’impossibilità di competere al 100%. Manco per niente. Che Sara Errani fosse un tipetto tosto lo avevamo capito, altrimenti non sarebbe la cinque del ranking, ma la dimostrazione data a questi ottavi di finale è veramente imbarazzante. Dimostrazione di grande forza mentale, di combattente nata, anche in condizioni di difficoltà, vuoi appunto per la sua improvvisa defaillance fisica, vuoi per il valore dell’avversaria, la spagnola Sanchez Navarro che molto ricorda la Aranxita dei bei tempi (gran rovescio per l’iberica). Due ore e mezza magari non di tennis bellissimo stilisticamente parlando (forse qualche scambio-pallonetto di troppo) ma giocato da entrambe con molto ardore agonistico ed intelligenza tattica, chiuso dalla Errani con la sua classica smorzata, ben nascosta alla spagnola e tagliata al punto giusto per morire appena al di là della rete avversaria. Adesso per la bolognese, nei quarti di finale, ecco la polacca Radwanska, numero 4 del seeding, una brutta cliente ma quando il cerchio si stringe le più forti resistono eccome. Errani compresa.