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TENNIS - Torneo di s'Hertogenbosch, secondo turno: incredibile Schiavone, viaggio all'inferno con ritorno.

Creato il 20 giugno 2012 da Andreakur
Annullare 8 match point in una stessa partita, 6 addirittura di fila (da 0-6 a 9-7 nel tie-break del terzo set), equivale un po' a morire e poi rinascere. E' stato questo il destino di Francesca Schiavone che, impegnata sull'erba olandese di s'Hertogenbosch contro la rumena Bega, sembrava ormai aver perso la chance di approdare ai quarti di finale; invece poi, molto brava la milanese con dei vincenti di dritto e rovescio notevoli, molto fifona la sua avversaria che ha avuto il fatidico "braccetto" (paura di vincere), la situazione ha preso una piega insperata. Certo è che sembrava il solito match della Schiavone, che parte forte (6/2 in tranquillità il primo set) e si smarrisce successivamente, cedendo con lo stesso punteggio la seconda frazione. Nella terza, la milanese va avanti 2-1 e servizio ma, come spesso le capita, ecco un altro passaggio a vuoto che permette alla rumena Begu di issarsi 4-2. Il suo allenatore (Francesco Elia, il marito di Silvia Farina), al cambio di campo, le consiglia di giocare sul rovescio dell'avversaria, la Schiavone ribatte di non sentire la partita. Il tennis è anche una questione di testa, oltre che di gambe e di tecnica. Fatto sta che, pur non cambiando tattica (ovvero insiste sempre sul diritto della Begu), per fortuna la Schiavone pareggia il conto ed è costretta ad inseguire sempre fino al tie-break thrilling di cui abbiamo già ampiamente dibattuto. Domani con la rediviva Cljisters, belga fortissima ma forse fuori forma (è rientrante), sarà un'altra storia; intanto quella di oggi ha premiato la caparbietà di una giocatrice, la Schiavone, che pur essendo in parabola discendente (quasi 32 primavere), ha ancora voglia di lottare sino all'ultima palla.

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