La tensione nella frontiera USA-Messico con la fucilazione mortale di un ragazzo di 15 anni, da parte di una pattuglia statunitense, viene visto in Messico come il più crudele esempio di crescente ostilità nei confronti dei suoi cittadini.
Sergio Adrian Hernandez Guereca è stato ucciso nella città di Ciudad Juárez sulla linea di confine che corre lungo il Rio Bravo, che - a quel punto - è poco più di un tratto di 10 metri di fango tra le banche di cemento. E 'stato colpito una volta in testa, vicino a un occhio, e secondo come riferito è morto sul posto.
Le autorità Usa hno a detto che il ragazzo era in un gruppo di aspiranti migranti clandestini, che hanno lanciato pietre contro gli agenti di frontiera mentre cercavano di arrestare altri membri del gruppo.
La famiglia del ragazzo ha insistito che non era vero. Hanno detto che era andato a riva del fiume con gli amici e non aveva alcuna intenzione di attraversare. Essi ribadiscono inoltre c he era uno studente ed era molto lontano dalla bande di strada locale.
"Il presidente [Felipe] Calderón deve fare qualcosa", il padre del ragazzo, Jesus Hernandez, ha detto ai giornalisti della radio.
La bara del figlio adolescente è stato accolto con urla di dolore quando è arrivato a casa di un parente in Juárez per la veglia funebre tradizionale prima della sepoltura. "Questo crimine non deve rimanere impunito ", la madre del ragazzo, Maria Guadalupe Guereca, ha detto.
TJ Bonner, presidente della Border Patrol Consiglio Nazionale, ha detto che l'agente ha sparato, ha agito per legittima difesa. "Le pietre lanciate contro di lui erano grandi e capaci di causare gravi danni e addirittura di ucciderlo."
Calderon ha condannato la sparatoria e la "uso sproporzionato della forza da parte delle autorità di immigrazione degli Stati Uniti".madyur
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