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Teorici del complotto e complottisti complottati

Creato il 27 marzo 2013 da Laperonza

 

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Poi il dubbio viene da sé. Perché, a rigor di logica, certe intransigenze sono difficili da capire e difficili da spiegare. Come si spiega che chi dice di voler cambiare l’Italia, la politica, le Istituzioni, quando ne ha la possibilità ci rinuncia? Come si spiega che chi ha la facoltà di tirare fuori il Paese dalla palude in cui sta affondando invece continua a lanciare strali contro chi ce l’ha condotto senza però far nulla per tirarlo fuori? Come si spiega che chi ha la possibilità di cambiare davvero la politica e il modo di farla alla fine si limiti a fare due conti elettorali, a dire che, facesse diversamente, perderebbe consensi?

Il dubbio viene. E il dubbio è questo: lo si fa perché così facendo si voterà presto, molto presto, e si è convinti di prendere un sacco di voti, talmente tanti da poter governare da soli? Forse, ma ci rimarrà qualcosa su cui governare?

Oppure lo si fa per desiderio di vendetta, perché ci si sente tanto offesi e feriti dalla casta da volerla annientare del tutto a tutti i costi, anche al costo di annientare, con essa, il Paese?

Ultima ma non ultima ipotesi: non è che magari, in mezzo a tante teorie complottistiche internazionali, si è proprio strumenti di un complotto? Non è che magari qualcuno, a livelli molto ma molto alti, ha un serio tornaconto nel far affondare l’Italia da questi signori? Non è che, magari, al vertice di questo movimento qualcuno è ben pagato per affossare il Paese e non la casta? Mah…paranoie post-pre-elettorali….

Luca Craia


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