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L’incipit è di rigore, identico a quello che sempre si sente sciorinare da chiunque abbia voglia di gettare il sasso e nascondere la mano: “Io non guardo il Grande Fratello, ma…”
Per essere completa nella sua banale falsità, la frasetta dovrebbe concludersi con il consueto “…ma facendo zapping mi è capitato per caso di vedere che…”.
La mia versione della scusa per parlare del reality show che racconta la nostra epoca meglio di qualunque saggio storico è invece: “…ma sfogliando i quotidiani online non ho potuto fare a meno di indignarmi per quanto pubblicato dal sito de La Stampa”.
A quanto pare la mamma di un manzo concorrente dello spettacolo, tale Matteo Casnici, ha scoperto grazie alla tivù e a quella gran signora di Alfonso Signorini che suo figlio, ben prima di essere selezionato da Endemol per entrare nella casa, si era aperto una breccia nel mondo dello spettacolo posando nudo per la – ahimé – defunta rivista gay “Babilonia”.
Gli scatti ripubblicati da “Chi” (che, occupandosi ben poco di veri VIP e molto di personaggi mordi-e-fuggi da circo televisivo, farebbe meglio a inserire nel nome della sua testata anche un bel punto interrogativo trasformandolo in “Chi?”) mostrano un ragazzotto effettivamente assai meritevole di essere smutandato e immortalato senza veli, e sono rimbalzate qua e là per il web, rincarando le già insistenti voci a proposito dell’omosessualità del bonazzo in questione.
Sia chiaro… “io non guardo il grande fratello ma per caso” ero venuto a conoscenza, navigando in rete, di queste voci calunniose.
A lasciarmi interdetto sono proprio le parole della genitrice di Casnici, che io stesso non riesco a capire se siano un trionfo di ingenuità o la sagra dell’ipocrisia spudorata.
«Siamo distrutti», commenta la signora, «Io sono catechista, si figuri il disagio che sto vivendo in questo momento [...] Sognava di avere un'opportunità nel mondo dello spettacolo. Ora l'occasione, grazie al Grande Fratello, l'ha avuta, ma non vorrei che ne uscisse con le ossa rotte».
Dico io.. ma.. dopo 10 edizioni di Grande Fratello e un’infinita serie di altri biechi programmi costruiti sull’invasione negli slip altrui, cosa credeva, la sventurata signora, che sarebbe stato il suo pargolo a sfruttare lo star system piuttosto che il contrario?
Oppure vuole convincerci del fatto che ignorava quali fossero gli ingredienti base della trasmissione di punta di Mediaset, che quando il bimbo le ha manifestato la sua intenzione di entrare nel confessionale, da buona catechista, ha immediatamente pensato a un’improvvisa vocazione, e che nel momento in cui Matteo ha esultato per essere stato chiamato a servire l’Illustrissimo ha automaticamente pensato a Dio e non a Berlusconi?
«La nostra famiglia non perderà la dignità per colpa di un malvagio chiacchiericcio – conclude madre courage - però io e mio marito siamo distrutti. Ho anche spedito una lettera alla redazione di Pomeriggio Cinque, il programma condotto da Barbara D'Urso, nella speranza che la consegni a Matteo. E' una scrittura privata, che documenta l'amore che provo per mio figlio»
E qui il commento è davvero scontato e inevitabile.
Mia cara signora - mi vien da dirle rivolgendomi a lei direttamente - le piaccia o no, purtroppo la sua dignità è già morta e sepolta, perduta definitivamente e non per colpa di un chiacchiericcio, ma a causa di quel suo metterla alla mercé di un cinico e stritolante meccanismo tivù.
La dignità, gentile e sprovveduta signora, non si perde quando si scoprono le foto di nudo di un figlio in odore di omosessualità; la dignità si perde quando, come terapia per provare a salvarla, si deve scrivere una lettera al figlio usando come tramite Barbara D’Urso.