Il progetto CARE-MI, uno studio realizzato con i finanziamenti dell’Unione Europea, ha consentito avanzamenti importanti nello sviluppo e nella commercializzazione di nuovi trattamenti a base di cellule staminali destinati a pazienti che avevano avuto un infarto.
Di: RedazioneLo scopo del progetto CARE-MI, terminato nello scorso settembre, era quello di verificare il grado di sicurezza ed efficacia di AlloCSC-01, una sospensione di cellule staminali cardiache umane allogeniche in malati che avevano avuto un infarto.
Lo studio è riuscito a elaborare un approccio innovativo, in grado di contenere i danni ai tessuti attivando dei sistemi fisiologici di riparazione del cuore come reazione al danno. Utilizzando i risultati positivi della ricerca, gli studiosi implementeranno nuove analisi in merito ai trattamenti basati sulle cellule staminali. I risultati sono attesi per il 2017. Attraverso l’AlloCSC-01I i ricercatori sperano di poter prevenire le patologie cardiache e le insufficienze cardiache croniche che sopraggiungono dopo l’infarto, migliorando i trattamenti per i malati.
Dopo un infarto, molte persone sviluppano un’insufficienza cardiaca cronica, anche perché i trattamenti utilizzati fino a oggi non possono rigenerare il tessuto danneggiato. Gli studiosi del progetto hanno lavorato quindi allo scopo di migliorare in modo significativo i trattamenti per chi soffre di patologie cardiache. Per far questo, sono partiti dai risultati di una recente sperimentazione, che ha scoperto che i muscoli cardiaci sono ricchi di cellule pluripotenti. Tali cellule possono lavorare come cellule staminali cardiache endogene, in grado di rigenerazione anatomica e funzionale. Il progetto ha dunque concentrato l’attenzione sullo sviluppo clinico e sulla sperimentazione di trattamenti per l’attivazione di queste cellule, con lo scopo ultimo di creare prodotti biocompatibili, accessibili e conformi agli standard europee, con esiti positivi. Cellule allogeniche sono state impiegate per test pre-clinici e di stabilità e sono risultate solide e bio-equivalenti. Inoltre, le sperimentazioni condotti hanno confermato le loro proprietà antinfiammatorie e ipo-immunogeniche, oltre alla loro efficacia.
Attualmente si sta costruendo una nuova piattaforma di produzione di cellule, che consentirà al team del progetto di iniziare la una fase clinica più avanzata e, infine, realizzare trattamenti da immettere sul mercato.
Fonte: CORDIS – Commissione Europea