Il sarcofago di calcare ritrovato a Corinto
(Foto: American School of Classical Studies)
La sepoltura conteneva un sarcofago in pietra calcarea di circa 1,76 metri di lunghezza per 0,86 di ampiezza che, una volta aperto, ha mostrato i resti di un solo individuo qui sepolto, di cui rimangono solo pochi frammenti di ossa.
Uno dei vasi in ceramica scoperti
(Foto: American School of Classical Studies)
Diversi secoli dopo la costruzione di questa sepoltura, in età romana, la tomba fu in parte distrutta dall'edificazione di un muro. Quando gli archeologi hanno riportato alla luce questo muro hanno scoperto anche una colonna in pietra calcarea che, originariamente, doveva servire come segnacolo per la tomba.
Nel 747 a.C., pochi decenni dopo la costruzione della tomba appena ritrovata, un gruppo di governanti, soprannominati Bacchiadi, presero il potere a Corinto. Costoro promossero la fondazione di colonie nell'attuale Sicilia ed a Corfù, contribuendo, in questo modo, all'incremento del commercio di Corinto e alla sua prosperità. Una volta che queste colonie furono ben avviate, Corinto, grazie alla sua posizione favorevole, divenne il più importante centro commerciale tra le colonie e la madrepatria greca. I prodotti di Corinto, incluse la caratteristica ed elegante ceramica, furono commercializzati in tutto il Mediterraneo.
La tomba venne individuata nel 2006 durante gli scavi dell'American School of Classical Studies. Nello stesso anno vennero ritrovate altre quattro sepolture accanto a questa.